Vervloet Frans

Mechelen, 1795 - Venezia, 1872

Colonna romana a Brindisi

Inventario

Numero inventario: D-FN732
Numero precedente: FN19237R; FN732
Collocazione: Tammaro De Marinis; Gabinetto Disegni e Stampe, Fondo Nazionale; De Marinis; scatola; VIA

Autori

Autore: Vervloet Frans (1795/ 1872)
Altra attribuzione: Vervloet Joannes Josephus (1790/ 1869)

Soggetto

Identificazione: Colonna romana a Brindisi
Fondo: De Marinis

Oggetto

Definizione: disegno

Cronologia

Datazione: 1829 (Sec. XIX)

Iscrizioni

Iscrizioni: In basso, a dx.: «Colonna a Brindisi 7bre 1829»

Dati tecnici

Misure: mm. 526 x 407
Materia e tecnica: matita

Osservazioni:

Osservazioni: Nonostante l'importanza dell'opera artistica di François Vervloet, pittore belga attivo in Italia nella prima metà del XIX secolo, la storiografia artistica risulta carente di contrbuti che permattano una completa disamina della sua produzione. Giunto a Roma nel 1822 grazie al Prix de Rome arriva nella capitale con una formazione di stampo neoclassicista e dedivandosi ben presto alla rappresentazione dei grandi edifici romani (come nella veduta della Basilica di San Pietro) e ai grandi cantieri archeologici delle antichità romane. La cultura antiquaria porta il Vervloet a visitare Pompei (sua, una suggestiva veduta degli scavi)  e soggiornare a lungo in Campania accostandosi, tramite una feconda produzione pittorica di stampo paesaggistico- alla cosiddetta "Scuola di Posillipo". Il periodo Veneziano, inaugurato a partire dal 1832, consentì al belga di aprirsi a una nuova stagione produttiva innestata sul linguaggio vedutista del Guardi e del Canaletto. Le atmosfere veneziano suggellano l'attività dell'artista che si spegne-in quella che divenne la città d'adozione-consegnandoci un corpus importante, soprattutto nei suoi aspetti legati alla documentazione del patrimonio monumentale. 
Tra i diversi esempi rappresentativi riferibili a quello della Via Appia alcuni importanti disegni documentano i viaggi di Frans Vervloet nel Sud della penisola e soprattutto, oltre alla Campania, a Palermo e in Puglia. 
Il presente esemplare, realizzato nel 1829, riprende uno dei simboli par exellence dell'Appia in terra pugliese. Proprio nella città di Brindisi, dove il porto della città segnava la fine della Regina Viarum, il belga esegue il disegno di una delle monumentali colonne che testimoniano il passato della città (una crollò nel 1528). La presenza di una coppia di colonne, che secondo l'erudizione settecentesca doveva segnare la fine della grande strada per raggiungere l'Oriente, si spiegherebbe-secondo alcune ipotesi-con la funzione di sostegno per un faro. 
Il disegno è realizzato con pochi ma sapienti e decisi tratti, rivelando a pieno la formazione accademica dell'artista ed inserendosi nella cerchia delle migliori opere grafiche del pittore.

Filigrana

Descrizione: Conchiglia e scritta F. Iohannot?

Conservazione

Stato di conservazione: discreto (carta ingiallita)

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Proprieta' Stato; Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto; Istituto Nazionale per la Grafica; 1915

Fonti e documenti di riferimento

Documentazione fotografica: Documentazione allegata; 3014803

Bibliografia

  • A.A.V.V., "Vervloet", in "Vedute napoletane dell'Ottocento", Electa Napoli, Napoli 2002, pp. 28-29
  • Causa R., "Vervloet", in "IDEM. La scuola di Posillipo", Fabbri Editori, Milano 1967, pp. 46-51
  • De Marco G., Un inedito viaggio in Calabria nei disegni di François Vervloet in "Quaderni del Dipartimento Patrimonio Architettonico e Urbanistico" n. 13-14, Gangemi, Roma, 1998, pp. 85-98
  • Sulzberger S., François Vervloet 1795-1872, Oud Holland, Vol. 68, No. 4 ,1953, pp. 242-246  
  • Vagnoli V., Precisazioni su Frans Vervloet e la sua produzione grafica dalle collezioni pubbliche italiane, 2008, f.45, p. 110
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