Piranesi Giovanni Battista

Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778

[Confronti di colonne greche con esempi delle etrusche e romane]

Inventario

Numero inventario: M-1400_316a
Inventario storico di categoria: 1400/316a
Nuovo inventario di categoria: 10822
Stampa corrispondente: S-CL2399_18919
IVS2: CL2399_18919
Collocazione: Calcoteca

Autori

Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Inventore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)

Soggetto

Titolo proprio: [Confronti di colonne greche con esempi delle etrusche e romane]
Serie: Della magnificenza ed architettura de' romani
Denominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)

Oggetto

Definizione: matrice incisa

Cronologia

Datazione: 1761 ante (Sec. XVIII)

Dati tecnici

Materia e tecnica: Acquaforte su rame con interventi a bulino;
Misure: mm 363 x 253; spess. 1,8-2,0

Iscrizioni

Iscrizioni: In alto a sinistra: 316.a Tab. XXXI.
Nel cartiglio: Fig. VI. Forma columna= / rum aedis Tuscanicae, / Albae in Aequicolis / a Romanis exstructae; / ex qua deprehenditur, / Etruscis et Romanis / columnarum entasim / fuisse cognitam prius / quam Graecis. Fig. VII. / Forma parastatarum cu / eadem entasi, Romae in ve= / tustissimo C. Poblicii Sepulcro.
In basso: LES RVINES DES PLVS BEAVX MONVMENTS DE LA GRECE
Sotto, fuori cornice: Fig. I. Modus, et forma columnarum aedis Corinthi: ex Le-Royo part. 2. tab. 3. Fig. II. Modus et forma columnar. / aedis Thoricii: ex eod. part. 2. tab. 1. fig. 2. Fig. III. Modus, et forma columnarum aedium Thesei et Minervae Athenis aevo Peri= / clis exstructarum: ex eod. part. 2. tab. 4. et 5. Fig. IV. Modus et forma columnarum aedis Augusti Athenis: ex eod. part. / 2. tab. 14. Fig. V. Modus et forma columnarum Laternae Demosthenis, Athenis exstructae anno post Ro= / mam conditam CDXVIII. ex Le-Royo part.2. tab. 25; quae columnae, licet ex Le-Royo arguant / principia, profectus, et consummationem architecturae Graecanicae, omnes tamen carent entasi.
In basso a sinistra: Piranesi F.
Sul verso della matrice: ordito meccanico con profili di elementi architettonici.

Osservazioni:

Osservazioni: La matrice introduce una serie di quattro tavole (catt. 65-68) raffiguranti in prevalenza i rilievi di alcuni monumenti dell'antica Grecia, riprodotti dichiaratamente dall'opera di Le Roy (il titolo Les ruines des plus beaux monuments de la Grèce è riportato su ogni rame). Si tratta di un gruppo di lastre simili per formato e impostazione compositiva, peraltro contraddistinte tutte dalla presenza di studi architettonici anche sul verso, realizzate per dimostrare l'inattendibilità dell'architetto francese e screditare la sua tesi sulla superiorità dell'arte greca.
Le piccole immagini che affollano queste tavole si caratterizzano per un linguaggio essenziale e dimostrativo, che diversifica le scelte compositive e i moduli grafici secondo l'importanza dei soggetti nel discorso piranesiano. Rispetto alle scientifiche riproduzioni ombreggiate di Le Roy, le figurazioni sono qui delineate per lo più a contorno o campite con i segni convenzionalmente adottati per la distinzione dei materiali, mettendo in risalto solo talune immagini tramite il consueto espediente della raffigurazione all'interno di cartigli o la resa chiaroscurata dei soggetti. Considerata l'estrema semplificazione tecnica e stilistica con cui sono realizzate le matrici è quindi molto probabile che la loro incisione fu demandata a collaboratori di bottega.
Nella tavola in esame, dedicata al tema delle colonne, l'autore mostra le differenti altezze dei modelli dorici e il presunto primato etrusco-romano circa l'invenzione dell'entasi (cfr. p. 33). Quest'ultimo aspetto è evidenziato comparando una colonna tuscanica ritrovata ad Alba (della stessa colonna vedi anche il dettaglio della base trattato nella tavola XXIX, cat. 60) e una parasta del "vetustissimo" sepolcro romano di Caio Publicio Bibulo (già ampiamente documentato nelle Antichità Romane, cfr. Salinitro in Mariani, 2014, catt. 82-84) con cinque esemplari greci, i cui riferimenti iconografici alle tavole di Le Roy sono riportati in didascalia.
La sobria composizione che caratterizza la matrice è condotta ad acquaforte con localizzati rientri a bulino nei segni precedentemente incisi, come si osserva in corrispondenza delle ombreggiature più marcate relative alla colonna tuscanica e al sottostante risvolto del finto cartiglio. L'analisi della lastra ha evidenziato inoltre la consueta presenza di abrasioni nelle aree occupate dalle didascalie, tutte riconducibili probabilmente alla correzione di meri errori di trascrizione (vedi sotto le parole Romae in vetustissimo C. Poblicii nella figura VII; sotto la lettera X di BEAUX; e sotto a tutti i numeri di tavola relativi al testo di Le Roy).
Il rovescio del rame, invece, risulta interamente ricoperto da tracciati segnici correlati a diverse esercitazioni di bottega, eseguite direttamente sulla lastra con punte metalliche e altri strumenti da incisione (cfr. Monferini, 1967, p. 267, n. 959). Tali schemi grafici raffigurano tredici riquadri campiti con orditi meccanici a fasce, sette dei quali riportano all'interno anche i profili superiori di varie tipologie di architravi.

Stampe

Bibliografia

  • Petrucci, 1953, n. 316a, tav. 31, p. 257  
  • Focillon, 1967, n. 959, p. 362
  • Wilton-Ely, 1994, n. 791, p. 859
  • Ficacci, 2000, n. 468, p. 381.
  • MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.  

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto

Compilazione

Compilatore: Ciro Salinitro
Condividi quest’opera

Altre opere in collezione


Nella Banca Dati dell’Istituto sono confluiti dati e informazioni della catalogazione informatizzata effettuata su tutto il patrimonio, a partire da una massiva schedatura realizzata agli albori dell’era tecnologica nel biennio 1987-89, che ha interessato l’intera consistenza delle collezioni di stampe. Si sono succeduti nel tempo vari interventi, rivolti a catalogare i vari settori del patrimonio (stampe, disegni, matrici, fotografie, grafica contemporanea). Non abbiamo a disposizione descrizioni complete per tutte le opere, stiamo lavorando per aggiornare le nostre schede, ma consideriamo questa banca dati come uno strumento che ci permetterà nel tempo di ampliare e approfondire le informazioni che sono già contenute, mettendo a disposizione degli studiosi e dei visitatori il frutto dei nostri studi e ricerche.

© 2020-2024. Istituto Centrale per la Grafica. Via della Stamperia 6, 00187 Roma
Note legali: Tutti i diritti sui cataloghi, sulle immagini, sui testi e/o su altro materiale pubblicato su questo sito sono soggetti alle leggi sul diritto di autore.
Per usi commerciali dei contenuti contattare l'Istituto: ic-gr@cultura.gov.it


Real Academia de Bellas Artes de San Fernando
Questa banca dati è stata realizzata nell’ambito di una collaborazione dell’Istituto Centrale per la Grafica con la Reale Accademia di Belle Arti di San Fernando (Madrid, Spagna), che ha gentilmente fornito il software necessario al suo funzionamento e alla gestione dei contenuti