Osservazioni:

Osservazioni: E’ evidente, nella ripetizione dei soggetti nel corso degli anni e delle varie pubblicazioni piranesiane, il processo di continua elaborazione dell’immagine dei monumenti e dei luoghi secondo mutati intenti dimostrativi apprezzabili proprio nelle scelte compositive. Nel caso di questa “cartolina” del Pantheon -diversamente affrontata nelle Vedute di Roma (si veda l’analoga Veduta del Pantheon datata al 1761, Hind 1922, p. 36; M-1400_754)- la raffigurazione del monumento da un punto di vista basso e angolare ne inserisce realisticamente l’imponente mole nello spazio urbano, favorendo allo stesso tempo la dimostrazione della magnifica volumetria e della struttura architettonica, alla cui spiegazione tecnica fornita nell’Indice (dove troviamo le iscrizioni del fregio e delle fasce dell’architrave) richiamano le lettere capitali; questo taglio ha l’effetto di minimizzare l’elemento estraneo costituito dai due campanili berniniani ai lati dell’attico, rimossi tra il 1881 e il 1883 insieme alle cancellate secentesche.
La fila di segni scuri che marca diagonalmente l’area di cielo nella parte destra della matrice corrisponde a due leggeri graffi prodotti da danno meccanico sulla superficie della lastra, precedenti alla figurazione stessa, di cui uno è stato improvvidamente corretto mediante abrasione e ritocco a bulino, come è visibile nella stampa realizzata a Parigi dagli editori Firmin-Didot in occasione della vendita alla Calcografia Camerale (Mariani 2010, pag. 12)