Piranesi Giovanni Battista

Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778

Sette colonne con capitelli corintj

Inventario

Numero inventario: M-1400_15a
Inventario storico di categoria: 1400/15a
Nuovo inventario di categoria: 10432
Stampa corrispondente: S-CL2393_18579
IVS2: CL54201_13924
Collocazione: Calcoteca

Autori

Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Inventore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)

Soggetto

Titolo proprio: Sette colonne con capitelli corintj
Serie: Le antichità romane
Denominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)

Oggetto

Definizione: matrice incisa

Cronologia

Datazione: 1746-1756 (Sec. XVIII)

Dati tecnici

Materia e tecnica: Acquaforte su rame con interventi a bulino;
Misure: mm 136 x 201, spess. 1,2-1,4

Iscrizioni

Iscrizioni: In alto a sinistra: Fig. I / 15.a.; in alto a destra: Tav. XIIII; in basso: Sette colonne con capitelli corintj spettanti al Tempio di Giuturna, e in gran parte interrate / nel piano moderno di Roma. A Colonna appartenente all'antica fontana dell'Acqua /  Vergine. B Incavo nella medesima, ov' era un tubo ch'ejeculava l'acqua; sotto a sinistra: Piranesi Archit. dis. Inc.; sul verso della matrice: 33

Osservazioni:

Osservazioni: Sono rappresentate in questa tavola le sette colonne di marmo cipollino pertinenti al Tempio di Matidia, suocera dell'imperatore Adriano, fatto costruire da Adriano stesso dopo la morte della donna nel 119 d.C.. L'edificio era situato tra il Tempio di Adriano (cat. 20) e il portico del Pantheon (catt. 22-23), come parte di un vasto complesso di età adrianea, e i suoi resti sono ancora visibili nella zona tra Piazza Capranica e vicolo della Spada di Orlando. Erroneamente Piranesi riferiva quegli avanzi al Tempio di Giuturna.
La colonna di granito con la scanalatura, raffigurata sulla sinistra (matrice), è identificata dall'autore come appartenente all'antica fontana dell'Acqua Vergine.
I rilievi piranesiani sul territorio della città coinvolgevano anche quei possedimenti terrieri, palazzi con abitazioni, negozi e botteghe, sorti sulle rovine di Roma, che conservavano al loro interno alcuni resti significativi. E' il caso di queste colonne che la stessa didascalia specifica “in gran parte interrate nel piano moderno di Roma”; l'informazione è completata nell'Indice (n. 77), in cui si dice che le colonne “s'internano per metà parte né muri del cortiletto del Palazzo spettante alla Confraternita del Rosario incontro il Teatro Capranica, e parte nelle case circonvicine, e specialmente nella bottega del Saponajo”. La veduta si colloca quindi sul piano della ricostruzione ideale del dato archeologico, come altrove nell'opera dell'architetto veneziano, che persegue l'intento didascalico evocando al contempo la suggestiva immagine dell'Urbe antica.
La resa tecnica della composizione non differisce sostanzialmente da quella delle altre piccole tavole fin qui analizzate. Si ritrovano sulla matrice, infatti, ritocchi a bulino per enfatizzare le ombre più marcate, particolarmente evidenti in basso, tra l'erba e i  frammenti dei rocchi di colonna caduti a terra, e sulla colonna all'estrema destra; contribuiscono a definire i rapporti tonali dell'immagine le pennellate di vernice di riserva che graduano i passaggi chiaroscurali delle nuvole sul fondo del cielo, e illuminano la fascia destra delle colonne corrose dal tempo, conferendo loro volume.
Sul verso della matrice, margine in alto a sinistra, si segnala una lacuna del rame la cui reintegrazione in ottone, parzialmente visibile sul recto, fu eseguita probabilmente durante la manifattura della lastra stessa. Inoltre, la matrice fu vistosamente ribattitura sul verso per correggere una deformazione plastica del rame dovuta ai ripetuti passaggi sotto i cilindri del torchio e ai “taccheggi” utilizzati per la stampa.
Sempre sul verso infine numero 33 graffito, indicazione forse funzionale a una sistemazione del rame durante le varie vicissitudini subite da questo fondo.

Bibliografia

  • Petrucci, 1953, tav. 14, fig. 1, p. 241  
  • Focillon, 1967, n. 169, p. 301
  • Wilton-Ely, 1994, n. 304, p. 354
  • Ficacci, 2000, n. 160, p. 183.
  • MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.  

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto

Compilazione

Compilatore: Giovanna Scaloni
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