Piranesi Giovanni Battista

Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778

Pianta d’un Sepolcro fuori di Porta S. Sebastiano sull’antica Via Appia nella Vigna Buonamici

Inventario

Numero inventario: M-1400_121
Inventario storico di categoria: 1400/121
Nuovo inventario di categoria: 10584
Stampa corrispondente: S-CL2395_18708
IVS2: CL16101
Collocazione: Calcoteca

Autori

Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Inventore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)

Soggetto

Titolo proprio: Pianta d’un Sepolcro fuori di Porta S. Sebastiano sull’antica Via Appia nella Vigna Buonamici
Serie: Le antichità romane
Denominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)

Oggetto

Definizione: matrice incisa

Cronologia

Datazione: 1750-1756 (Sec. XVIII)

Dati tecnici

Materia e tecnica: Acquaforte su rame con interventi a bulino;
Misure: mm 400 x 529, spess. 1,7-1,8

Iscrizioni

Iscrizioni: In alto a sinistra: 121. IX; in alto a destra: Tom. III.
In basso: A Pianta d’un Sepolcro fuori di Porta S. Sebastiano sull’antica Via Appia nella Vigna Buonamici di là da Capo di Bove. B Ingresso fatto da Moderni. C Finestre. D Corsi de’  Tufi dinanzi alla Fabbrica. E Elevazione della sudd.ta Pian-/ ta, costruita di Muri reticolati. F Corsi di Tegolozza. G Piano presente della Campagna. H Corsi de’ Tufi in buona parte interrati. I Spaccato con Nicchie, il concavo delle quali esce al di fuori dalla circonferẽza del Muro. K Piano inferi-/ ore sotterra. L Parte de’ Muri dimostrata in forma più grande. M Corsi dei Tufi sudd.ti parim.te in forma più grande riportati. Le testate loro legate per mezzo di Spranghe di quercia tagliate a coda di rondine, e di finissima Calce, talm.te si unisco-/ no, che a pena se ne scopre la commessura. N Una delle dette Spranghe di quercia. O Uno de’ Pezzi. di Tufo cogli Incastri alle testate per le Spranghe, e con Canale, per cui intromettevasi la Calce nelle commessure. Alcuni degli Antichi riflettendo / forse alle vicende delle cose umane solite causarsi dalla rivoluzione de’ secoli, siccome videro essere accaduto alle più potenti Nazioni, crdettero di rendere più sicure le proprie Ceneri col riporle, anzi che in superbi Mausolei, entro ad abietti Sepolcri, o col na-/ sconderle entro a rozzi Sassi, e Macigni, ed in luoghi, ove giammai sarebbesi alcuno imaginato potersi ivi simili cose contenere. Chi potrebbe negare per tanto, che si questo, come altri Sepolcri abiettamente costruiti non possino essere di qualificati Sogg.ti?
Sotto a sinistra: Piranesi Archit. dis. et inc.

Osservazioni:

Osservazioni: E' uno dei tre sepolcri anonimi a pianta circolare che Piranesi analizza, rinvenuti nei pressi di una vigna all'epoca appartenente alla famiglia Buonamici, lungo la via Appia fuori porta San Sebastiano.
Nel secondo tomo aveva rilevato il monumento funebre di cui alle tavole XXXVI-XXXVII (catt. 115-116) e in questo terzo tomo ne proporrà un altro alla tavola XX (cat. 162).
L'autore annovera in didascalia questo sepolcro tra gli “abietti Sepolcri”, riferendosi alla grande semplicità della struttura e alle tecniche costruttive piuttosto elementari in esso riscontrate. In effetti, di questo modesto monumento funebre la bibliografia successiva sembra non fare più menzione, tanto che ne risulta difficile una precisa identificazione.
La matrice è elaborata secondo le consuete modalità rappresentative impiegate nell'opera per le tavole tecniche con piante, alzati e sezioni del fabbricato, cui si aggiungono alcuni particolari dei dettagli costruttivi. Si ravvisa un utilizzo poco attento del bulino che rientra nel tracciato ad acquaforte dei segni verticali sia dell'intradosso delle nicchie nello spaccato, sia dell'estradosso delle nicchie nell'alzato per approfondirne le ombre. Lo strumento prosegue i segni verticali  verso l'alto e verso il basso, quasi sfuggendo dalle mani dell'incisore. La stessa notazione è confermata da un utilizzo impreciso del compasso che traccia sulla matrice l'arcata del piano inferiore interrato a sinistra (K), oltrepassando verso il basso l'ideale linea d'imposta dell'arco.   
Le osservazioni consentono di identificare l'esecutore con un lavorante di bottega, cui venne affidata comunque l'incisione di un disegno considerato di minore importanza.  

Bibliografia

  • Petrucci, 1953, n. 1440/121, tav. 9, p. 248  
  • Focillon, 1967, n. 294, p. 306
  • Wilton-Ely, 1994, n. 429, p.481
  • Ficacci, 2000, n. 286, p.260.
  • MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.  

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto

Compilazione

Compilatore: Giovanna Scaloni
Condividi quest’opera

Altre opere in collezione


Nella Banca Dati dell’Istituto sono confluiti dati e informazioni della catalogazione informatizzata effettuata su tutto il patrimonio, a partire da una massiva schedatura realizzata agli albori dell’era tecnologica nel biennio 1987-89, che ha interessato l’intera consistenza delle collezioni di stampe. Si sono succeduti nel tempo vari interventi, rivolti a catalogare i vari settori del patrimonio (stampe, disegni, matrici, fotografie, grafica contemporanea). Non abbiamo a disposizione descrizioni complete per tutte le opere, stiamo lavorando per aggiornare le nostre schede, ma consideriamo questa banca dati come uno strumento che ci permetterà nel tempo di ampliare e approfondire le informazioni che sono già contenute, mettendo a disposizione degli studiosi e dei visitatori il frutto dei nostri studi e ricerche.

© 2020-2024. Istituto Centrale per la Grafica. Via della Stamperia 6, 00187 Roma
Note legali: Tutti i diritti sui cataloghi, sulle immagini, sui testi e/o su altro materiale pubblicato su questo sito sono soggetti alle leggi sul diritto di autore.
Per usi commerciali dei contenuti contattare l'Istituto: ic-gr@cultura.gov.it


Real Academia de Bellas Artes de San Fernando
Questa banca dati è stata realizzata nell’ambito di una collaborazione dell’Istituto Centrale per la Grafica con la Reale Accademia di Belle Arti di San Fernando (Madrid, Spagna), che ha gentilmente fornito il software necessario al suo funzionamento e alla gestione dei contenuti