Van Heemskerck Maarten

Heemskerk, 1498 - Haarlem, 1574

Ruderi del Septizodium di Severo

Inventario

Numero inventario: D-FN491r
Numero precedente: FN3381R; FN491R
Collocazione: Gregorio Stroganoff; Gabinetto Disegni e Stampe, Fondo Nazionale; scatola; 83

Autori

Autore: Van Heemskerck Maarten (1498/ 1574)

Soggetto

Identificazione: Ruderi del Septizodium di Severo
Fondo: Fondo Nazionale

Oggetto

Definizione: disegno

Cronologia

Datazione: 1532-1535 (Sec. XVI)

Iscrizioni

Iscrizioni: Sulla cornice tra il primo e il secondo ordine, a penna: «MARTIN HEMSKERCK DEH»

Dati tecnici

Misure: mm. 297 x 170
Materia e tecnica: penna inchiostro bruno

Osservazioni:

Osservazioni: Questo disegno fa parte delle opere eseguite dall’artista Marten Van Heemskerck, uno dei maggiori “romanisti” del rinascimento nordico, nel corso del soggiorno a Roma avvenuto tra il 1532 e il 1535. Tra XVI e XVII secolo il viaggio in Italia diede notevole impulso alla formazione degli artisti olandesi, configurando una nuova dimensione creativa, innestata sulla tradizione figurativa nordica. La parte più cospicua dei disegni realizzati da Heemskerck a Roma è dedicata soprattutto alle sculture antiche, alla documentazione dei grandi cantieri del Cinquecento-tra tutti quello della Basilica di San Pietro-e alle rovine dell'antica città. Nel periodo romano l’olandese riprodusse in maniera eccezionale molte delle antiche vestigia attraverso disegni dall’enorme valore artistico e documentario conservati in due album presso il Gabinetto delle Stampe di Berlino.
Fu quest’ultima sezione quella che sembra raccogliere maggiormente l’approccio nordico dell’artista olandese allo studio di ogni dettaglio architettonico. Tale caratteristica è particolarmente riscontrabile nei disegni dedicati ai ruderi del noto “Septizodium” di Settimio Severo, eseguiti a penna e inchiostro tra il 1532 e il 1535. Si tratta di una grande opera monumentale, fatta costruire dall’imperatore Settimio Severo nel 203 d.C. e concepito come un grande manifesto architettonico per sbalordire gli stranieri preparandoli alla magnificenza della città. Non a caso il monumento era prospiciente alla Via Appia, la strada obbligata per i viaggiatori diretti a Roma che venivano catturati-come prima epifania della città-da questa facciata policroma dalle enormi proporzioni. Incluso nel quartiere imperiale realizzato da Domiziano, il “Septizodium” era costituito da tre grandi nicchie semicircolari e due avancorpi laterali a base quadrata su più piani colonnati ed era ricco di marmi policromi, colonne corinzie, fontane e sculture. La magnificenza che caratterizzava l’opera inizia a decadere sotto i colpi degli scalpellini che a partire dal basso medioevo iniziarono a smantellare il corpo architettonico al fine di prelievare marmi per la costruzione di nuovi edifici. Nonostante quello che rimaneva del prospetto, molto studiato nel Rinascimento come esempio di sovrapposizione di ordini architravati, con l’avvento di Sisto V al soglio pontificio il Settizonio fu definitivamente demolito (1588-1589) per alimentare la munificenza del papa in termini edificatori e di restauro.
Nel disegno di Van Heemskerck una cornice a penna e inchiostro bruno delimita la rappresentazione dei resti del Settizonio così come doveva apparire dopo il Sacco di Roma del 1527. Nel presente foglio la veduta è obliqua mostrando lo spigolo dell’edificio-con la sovrapposizione dei tre ordini architravati-da un punto di vista più alto. In un ulteriore studio dello stesso soggetto, Van Heemskerck (D-FN492) riprende invece il monumento da una veduta diversa, consentendo un alternativo apprezzamento delle caratteristiche del Septizodium. 
La datazione proposta trova riscontro, oltre nella documentata presenza dell’olandese a Roma, nel confronto con un altro studio sul monumento presente in un foglio conservato al Kupferstichkabinett di Berlino. I due disegni riprendono diversi punti di vista dell’unico lato del rudere ancora in piedi a quelle date, presentato come puro studio architettonico senza elementi di fondale attorno. Una delle maggiori particolarità di questi studi risede nella minuziosa documentazione del degrado presente sul monumento e attribuibile perlopiù alla precedente trasformazione in residenza fortificata. Tuttavia, il senso di decadenza del monumento risulta quasi mediato dal caratteristico tratto proprio dello stile grafico manierista di matrice nordica.
I disegni sul "Septizodium" sono stati donati dal Conte Grigorij Sergeevic Stroganoff  al Gabinetto Nazionale delle Stampe nel 1897 e facevano parte di una collezione conservata nel palazzo dell’artistocratico russo dove comparivano molti altri noti artisti fiamminghi, tra i quali Van Cleef e Loar.
 
 

Conservazione

Stato di conservazione: restaurato

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Proprieta' Stato; Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Donazione ; Istituto Nazionale per la Grafica; 1897

Fonti e documenti di riferimento

Documentazione fotografica: Documentazione allegata; 3014722

Bibliografia

  • AA.VV. Il Paesaggio nel disegno del Cinquecento Europeo. Catalogo della mostra. Roma,Villa Medici, 20 Novembre 1972-31 Gennaio 1973, De Luca Editore, 1972, p.158
  • Bartoli A., I documenti per la storia del Settizonio Severiano e i disegni inediti di Marten Van Heemskerck, t.II, pp.262-269, 1909
  • Egger H., Romische Veduten. Handzeichnungen aus dem XV bis XVIII Jahrhundert, t.92, p.43, 1911
  • Filippi E.,Maarten Van Heemskerck. Inventio urbis, Skira collana Berenice, Milano, 1990, p.99
  • Hermanin F.,Die Stadt Rom im 15. und 16. Jahrhundert , E. A. Seeman, Leipzig, 1911, t.30
  • Hoogewerff G.J., Disegni di maestri fiamminghi ed olandesi nel Gabinetto Nazionale delle Stampe di Roma, 1915, p.319
  • Hulsen C., Egger H., Die römischen Skizzenbücher von Marten van Heemskerck, 1916, p.127
  • Marchi A., Valazzi M.R., La città ideale. L'utopia del Rinascimento a Urbino tra Piero della Francesca e Raffaello. Catalogo della mostra (Urbino, 6 aprile-8 luglio 2012),Mondadori Electa, 2012, pp.284-285
  • Mosco M., Vedute romane. Disegni dal XVI al XVIII secolo., 1971, p.81

Mostre

  • La città ideale. L'utopia del Rinascimento a Urbino tra Piero della Francesca e Raffaello. Urbino, 6 aprile-8 luglio 2012
  • Disegni romani dal XVI al XVIII secolo. Roma, 2 Maggio-17 Giugno 1995
  • Da Van Heemskerck A Van Wittel, Disegni Fiamminghi E Olandesi del XVI-XVII Secolo dalle collezioni del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe. Hertogenbosch. Noordbrabants Museum, 12 Dicembre 1992 - 21 Febbraio 1993
  • Da Van Heemskerck A Van Wittel, Disegni Fiamminghi E Olandesi del XVI-XVII Secolo dalle collezioni del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe. Roma, 22 Aprile- 19 Giugno 1993
  • Il paesaggio nel disegno del Cinquecento europeo. Roma, 20 Novembre 1972-31 Dicembre 1973
  • Vedute Romane. Disegni Dal XVI al XVIII Secolo. Roma, Gennaio-Maggio 1971
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