Piranesi Giovanni Battista

Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778

[Camino decorato con testa di Medusa tra due teste di satiri]

Inventario

Numero inventario: M-1400_903b
Inventario storico di categoria: 1400/903b
Nuovo inventario di categoria: 11582
Stampa corrispondente: S-CL2418_19624
IVS2: CL54753_14477
Collocazione: Calcoteca

Autori

Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Inventore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)

Soggetto

Titolo proprio: [Camino decorato con testa di Medusa tra due teste di satiri]
Serie: Diverse maniere d'adornare i cammini...
Denominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)

Oggetto

Definizione: matrice incisa

Cronologia

Datazione: 1769 (Sec. XVIII)

Dati tecnici

Materia e tecnica: Acquaforte su rame con interventi a bulino;
Misure: mm 251 x 392; spess. 1,5-1,8

Iscrizioni

Iscrizioni: Sulla cornice del camino, in alto a sinistra:
903.b.
In basso a destra: Cavaliere Piranesi inv. e inc.
In basso a sinistra: 53

Osservazioni:

Osservazioni: Il camino presenta alcuni elementi di gusto classicheggiante, rivisitati attraverso un passaggio stilistico cinquecentesco, quali le eleganti figure femminili panneggiate sugli stipiti, i cavalli marini alati e le raffinate trine ornamentali che sottolineano la cornice del camino e dello specchio sovrastante. Questi motivi acquistano importanza nell'immagine anche grazie al sapiente gioco luministico che mette in risalto, ad esempio, le iconografie all'antica sui fondi bianchi privi di segni dei montanti.
Eppure le teste di satiri e Medusa (?) rappresentate sul fregio legate da una insolita decorazione a girali, sembrano smentire l'apparente modello classico a favore di un assemblaggio esuberante e fantastico degli ornati. Anche Rieder rilevava in questo camino l'ombra anomala e irrazionale, di gusto manierista, che l'architettura così forgiata proietta all'interno della camera da fuoco (in Burlington Magazine, 1973, p. 314).
I candelabri sui montanti che poggiano su zampe leonine dimostrano un'assonanza stilistica con il cosiddetto “Pasticcio Piranesi” (cfr. Panza 2017, p. 195), nonostante la figura di “cariatide” sia inserita qui a capriccio. Il corpo sinuoso di un serpente confina lateralmente la camera da fuoco.
Al centro del parafuoco un candelabro dialoga con quelli sugli stipiti, affiancato da scudi che rimandano ai Trofei di Mario. La matrice è incisa ad acquaforte ma profondi ritocchi a bulino sono distribuiti nel fitto tessuto segnico degli alari.
Nelle prime edizioni BAV, R.G. Arte Archeologia e GNAM la stampa non era stata ancora numerata. Nell'edizione ASL la stampa è numerata 53 in basso a destra nell'inciso.
Focillon (ed. 1967, p. 356, n. 913) scheda questa tavola con il numero 52, ma nelle edizioni consultate, laddove è presente il numero di tavola, questo risulta essere 53.

Bibliografia

  • Petrucci, 1953, p. 291, n. 903b, tav. 53  
  • Focillon, 1967, p. 356, n. 913
  • Wilton-Ely, p. 934, 1994, n. 861
  • Ficacci, 2000, 538, n. 673.
  • MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.  

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto

Compilazione

Compilatore: Giovanna Scaloni
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