Piranesi Giovanni Battista

Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778

Pars residua porticuum, et concamerationum

Inventario

Numero inventario: M-1400_449a
Inventario storico di categoria: 1400/449A
Nuovo inventario di categoria: 11055
Stampa corrispondente: S-CL2407_19118, S-FC101112
Collocazione: Calcoteca

Autori

Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Inventore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)

Soggetto

Titolo proprio: Pars residua porticuum, et concamerationum
Serie: Campus Martius Antiquae Urbis
Denominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)

Oggetto

Definizione: matrice incisa

Cronologia

Datazione: 1762 (Sec. XVIII)

Dati tecnici

Materia e tecnica: Acquaforte su rame con interventi a bulino;
Misure: mm 211 x 451; spess. 1,7-2,0

Iscrizioni

Iscrizioni: In alto a sinistra: 449.a; Tab. XXXVII.
In basso: Pars residua porticuum, et concamerationum, quae sustinebant gradus spectaculorum Circi, Agonalis, nuncupati, sive / Alexandri Severi
Sotto a destra : Vide indicem ruinar num. 41. 42. 43.; a sinistra: Piranesi F.
Sul verso della matrice: prove di selciato a grandi basoli; profilo di urna.

Osservazioni:

Osservazioni: L'incisione illustra i resti dei portici e degli ambienti sotterranei che sorreggevano le gradinate per gli spettatori del Circo Agonale, o Stadio di Domiziano (odierna Piazza Navona), presso le Terme di Nerone. Il Circo fu restaurato nel III secolo da Alessandro Severo.
Le strutture furono successivamente inglobate nelle fondazioni di palazzi e chiese (Sant'Agnese in Agone), e ancora oggi le cantine dei palazzi che circondano la piazza sono costituite dalle arcate dello Stadio. Da Piazza di Tor Sanguigna sono visibili in parte, con la possibilità di accedere agli scavi, le arcate poggianti su pilastri in blocchi di travertino, e i muri in laterizio che erano le sostruzioni della cavea.
Nella tavola piranesiana gli imponenti massi di pietra e il cielo in burrasca soffocano le figure, riempiendo completamente la composizione. Si notano sulla matrice le linee di costruzione tracciate a secco sulla lastra per definire i contorni delle strutture architettoniche, prima di preparare il rame per l'acquaforte (per il procedimento tecnico cfr. Scaloni in Mariani, 2014, pp. 49-51). Vicino all'intradosso dell'arcata centrale di fondo alcune sottili linee orizzontali debolmente corrose dall'acido sono state rinforzate dall'intervento del bulino.
La cura dei dettagli luministici della composizione, oltre che da piccoli ritocchi a bulino, è assicurata da alcune bruniture che abbassano i solchi scavati dall'acido, facendo sì che questi ricevano una minore quantità d'inchiostro da trasferire sulla carta in fase di stampa. Tali interventi si possono osservare sul cielo nuvoloso al centro della figurazione, proprio sul fuoco prospettico dell'immagine; ma soprattutto sui pilastri a sinistra, dove in stampa si vedono fasci di luce che investono diagonalmente i massi.
Le figurazioni sul verso della matrice erano state notate da Monferini (1967, p. 266, n. 467).
Il selciato era stato riferito dalla studiosa alla serie di Francesco Piranesi sui Monumenti degli Scipioni, 1785 (M-1400_230). Ma lo stesso tipo di basolato era stato affrontato da Piranesi per la prima volta in modo del tutto analogo nella Via Appia, tav. VII del Tomo III delle Antichità Romane (Salinitro in Mariani, 2014, cat. 149); inoltre, a sinistra è presente il profilo di un'urna simile a quelle di Villa Corsini, tav. LVII del Tomo II delle Antichità Romane (Scaloni in Mariani, 2014, cat. 136). Si tratta anche in questo caso di esercitazioni di bottega eseguite a puntasecca in un momento successivo alla morsura del recto, poiché i segni sovrastano le bruciature di acido prodotte durante la fase di morsura dello stesso (cfr. cat. 114).

Bibliografia

  • Petrucci, 1953, n. 449a, tav. 37, p. 268  
  • Focillon, 1967, n. 467, p. 315
  • Wilton-Ely, 1994, n. 598, p. 653
  • Ficacci, 2000, n. 520, p. 422.
  • MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.  

Condizione giuridica

Provenienza: Acquisto

Compilazione

Compilatore: Giovanna Scaloni
Condividi quest’opera

Altre opere in collezione


Nella Banca Dati dell’Istituto sono confluiti dati e informazioni della catalogazione informatizzata effettuata su tutto il patrimonio, a partire da una massiva schedatura realizzata agli albori dell’era tecnologica nel biennio 1987-89, che ha interessato l’intera consistenza delle collezioni di stampe. Si sono succeduti nel tempo vari interventi, rivolti a catalogare i vari settori del patrimonio (stampe, disegni, matrici, fotografie, grafica contemporanea). Non abbiamo a disposizione descrizioni complete per tutte le opere, stiamo lavorando per aggiornare le nostre schede, ma consideriamo questa banca dati come uno strumento che ci permetterà nel tempo di ampliare e approfondire le informazioni che sono già contenute, mettendo a disposizione degli studiosi e dei visitatori il frutto dei nostri studi e ricerche.

© 2020-2024. Istituto Centrale per la Grafica. Via della Stamperia 6, 00187 Roma
Note legali: Tutti i diritti sui cataloghi, sulle immagini, sui testi e/o su altro materiale pubblicato su questo sito sono soggetti alle leggi sul diritto di autore.
Per usi commerciali dei contenuti contattare l'Istituto: ic-gr@cultura.gov.it


Real Academia de Bellas Artes de San Fernando
Questa banca dati è stata realizzata nell’ambito di una collaborazione dell’Istituto Centrale per la Grafica con la Reale Accademia di Belle Arti di San Fernando (Madrid, Spagna), che ha gentilmente fornito il software necessario al suo funzionamento e alla gestione dei contenuti