Piranesi Giovanni Battista

Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778

Avanzo del Tempio di Minerva Medica

Inventario

Numero inventario: M-1400_17b
Inventario storico di categoria: 1400/17b
Nuovo inventario di categoria: 10437
Stampa corrispondente: S-CL2393_18584
IVS2: CL16153
Collocazione: Calcoteca

Autori

Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Inventore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)

Soggetto

Titolo proprio: Avanzo del Tempio di Minerva Medica
Serie: Le antichità romane
Denominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)

Oggetto

Definizione: matrice incisa

Cronologia

Datazione: 1746-1756 (Sec. XVIII)

Dati tecnici

Materia e tecnica: Acquaforte su rame con interventi a bulino;
Misure: mm 134 x 199, spess. 1,2-1,4

Iscrizioni

Iscrizioni: In alto a sinistra: Fig. II / 17.b.; in basso a destra: A Avanzo del Tempio di Minerva Medica. B. Fabbrica / posteriore al Tempio, la quale lo investiva / all'intorno.; sotto a sinistra: Piranesi Archit. dis. inc

Osservazioni:

Osservazioni: Come nel gruppo di vedute spettanti a Piranesi pubblicate da Fausto Amidei la prima volta nel 1745 (cfr. cat. 25), l’itinerario di Piranesi si sposta repentinamente dall’area degli Horti Sallustiani, con il cosiddetto Tempio di Venere, all’edificio conosciuto dall’epoca delle indagini di Pirro Ligorio come Tempio di Minerva Medica. Questo importante edificio dalla struttura circolare coperta da una cupola del diametro di 25 metri (oggi riconosciuto come Ninfeo monumentale incluso negli Horti Liciniani, LTUR, Horti Liciniani, Tempio di Minerva Medica, ma anche s. v. Sessorium, p. 307) doveva essere di grande interesse per l’architetto veneziano, come lo era stato prima di lui, fra gli altri, per Baldassarre Peruzzi, Pirro Ligorio e Palladio, che ne avevano disegnato la pianta decagonale, le esedre laterali semicircolari e l’ambiente allungato biabsidato all’ingresso, somigliante a un nartece.
Rispetto alla precedente interpretazione dello stesso tema, Piranesi cambia il punto di vista della composizione (mentre tornerà a scegliere la stessa impostazione nella Veduta del Tempio ottangolare di Minerva Medica nelle Vedute di Roma, datata 1764; M-1400_758, Hind 1922, p.36) per cogliere i principali elementi architettonici dell’edificio, mostrando il tamburo su cui poggiano le rispettive nervature laterizie coperte da un’opera in calcestruzzo digradante verso la sommità: la sua intelligenza della struttura originale gli permette di distinguere come posteriori gli impianti laterali (cfr. Indice, n. 123), ritenuti oggi, grazie all’analisi dell’opera mista di tufelli e mattoni e il confronto con i bolli laterizi del corpo principale, appartenenti a una fase di poco successiva, quando problemi statici resero necessari lavori di consolidamento (Cima 1998, pp. 430 e sgg.).
Come le altre piccole vedute prese in esame in questo I tomo, questa mostra i caratteri stilistici e tecnici delle opere autografe sia nella composizione, sia nella lavorazione della matrice; si noti, però, la lavorazione del cielo da ritenersi l’intervento di un collaboratore che replica passivamente gli stilemi adottati nell’ambito della bottega piranesiana (un cielo realizzato con la medesima convenzione grafica, ma certamente autografo, si troverà nella tavola che conclude le Antichità nelle tirature posteriori al 1756, Avanzi di un Collegio di Silvano Aureliano distanti circa quattro miglia da Roma, cfr. cat. 262). La matrice è incisa ad acquaforte e ritocchi a bulino; per calibrare le ombre in alcune aree, come negli spicchi della volta, l’incisore rientra nel segno con il bulino fin quasi a obliterare il tracciato ad acquaforte; profondi segni di bulino sono concentrati in alcune aree imitando quasi plasticamente la scabrosità nelle murature corrose dal tempo.

Bibliografia

  • Petrucci, 1953, tav. 16, fig. 2, p. 242  
  • Focillon, 1967, n. 174, p. 302
  • Wilton-Ely, 1994, n. 309, p. 359
  • Ficacci, 2000, n. 165, p. 185.
  • MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.  

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto

Compilazione

Compilatore: Mariasole Garacci
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