Cambellotti Duilio

Roma, 10/05/1876 - Roma, 1960

La rovina di Terracina

Inventario

Numero inventario: S-CL17941_7491
Collocazione: Calcografia; cartella 900. 941

Autori

Incisore: Cambellotti Duilio (1876/1960)

Soggetto

Identificazione: Paesaggio con rovine a Terracina
Titolo proprio: La rovina di Terracina (dato dall’autore)

Cronologia

Datazione: 1948 (Sec. XX)

Dati tecnici

Misure: mm. 310 x 250
Misure foglio: mm. 440 x 320
Materia e tecnica: xilografia
Stato di conservazione: buono (macchie: in alto al centro)

Iscrizioni

Iscrizioni: In basso, a sin., a penna: «La rovina di Terracina»

Osservazioni:

Osservazioni: Associato alle coeve esperienze dei movimenti del primo Novecento, soprattutto quello dell’Art Nouveau, l’artista romano Duilio Cambellotti presenta dei caratteri di spiccata originalità e una forte vocazione pedagogica alla base di una grande e multiforme produzione. Dopo l’esordio nell’ambito della scultura, Cambellotti si fa portatore di una poliedricità che lo porta a spaziare dall’illustrazione all’arte applicata, seguendo costantemente un anelito educativo e morale ispirato a modelli espressivi popolari della civiltà contadina. Tali istanze emergono chiaramente della produzione grafica dell’autore che presenta-soprattutto nella sua ultima fase-molti spunti relativi alla storia della città di Terracina, centro d’elezione del Cambellotti maturo.
Le numerose opere grafiche e scultoree prodotte testimoniano proprio il legame con l’Agro Pontino, terra dove l’artista si impegnò al riscatto sociale promuovendo la nascita-attraverso un progetto di istruzione rivolto alla popolazione indigente - di numerose scuole agrarie lungo il percorso della via Appia. Di questo febbrile impegno civile sono testimonianza soprattutto le incisioni prodotte tra il 1947 e il 1948 e dedicate al rapporto tra Terracina e la guerra. Si tratta di diversi esemplari che affrontano il tema della distruzione post-bellica esemplificato da diverse componenti della città. La serie fu denominata simbolicamente Anxur, con specifico riferimento alle rovine del tempio di Giove che arricchisce l’antico centro romano. Se La legnara rappresenta la distruzione del cantiere navale simboleggiata da uno scheletro di imbarcazione, l’esemplare intitolato L’ancora si rifà alla stessa componente “marina” attraverso un elemento iconico che si taglia sullo sfondo di Monte S.Angelo. La presente xilografia completa la triade presentando il monumentale ingresso alla città, arricchito dalla presenza delle sculture leonine in primo piano, che fa da apertura verso uno scenario rovinistico scelto dal Cambellotti in chiave di denuncia bellica. Sul fondale si scorgono chiaramente i maggiori simboli della città: la Rocca traversa, l’arco romano di accesso al Foro Emiliano e la Torre Frumentaria.

Bibliografia

  • Apolloni M.F., Cardarelli M., Io sono Cambellotti. Catalogo della mostra (Roma, 27 ottobre-23 dicembre 2017), Roma, De Luca, 2017
  • Benzi F., Duilio Cambellotti: illustratore. Catalogo della mostra (Roma, 6 novembre-4 dicembre 2010), De Luca, Roma, 2010
  • Castagnoli P.G., D'Amico F., Gualdoni F., Duilio Cambellotti: l'officina dell'ambiente.Catalogo della mostra (Bologna, 2-7 ottobre 1990), Electa, Milano, 1990
  • Duilio Cambellotti. Al di là del mare. Catalogo della mostra (Terracina, 25 luglio-20 novembre 2021), Manfredi, 2021, p.28
  • Duilio Cambellotti e la terra pontina. Assessorato alla cultura, Latina, 1997, pp.16-31
  • Quesada M., Duilio Cambellotti. Catalogo delle incisioni, tav. 140, p. 152, n. 97, 1982
  • Quesada M., Natura e forma: la campagna romana e la Palude pontina nell'opera di Duilio Cambellotti (1876-1920), Giunta regionale Lazio, 1982, pp. 22-28
  • Servolini L., Dizionario illustrato degli incisori italiani, Milano 1955, pp. 147

Mostre

  • Duilio Cambellotti. Al di là del mare. Terracina, 25 luglio-20 novembre 2021

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Provenienza: usocapione; 1985

Fonti e documenti di riferimento

Immagine: 930231
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