Piranesi Giovanni Battista / Barbault Jean

Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778
Viannes, 1705 - Roma, 1766

Urna di marmo, ritrovata nella Stanza sepolcrale vicina a quella di L. Arrunzio

Inventario

Numero inventario: M-1400_69a
Inventario storico di categoria: 1400/69a
Nuovo inventario di categoria: 10520
Stampa corrispondente: S-CL2394_18656
IVS2: CL16193
Collocazione: Calcoteca

Autori

Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Incisore: Barbault Jean (1718/ 1762)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)

Soggetto

Titolo proprio: Urna di marmo, ritrovata nella Stanza sepolcrale vicina a quella di L. Arrunzio
Serie: Le antichità romane
Denominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)

Oggetto

Definizione: matrice incisa

Cronologia

Datazione: 1751-1756 (Sec. XVIII)

Dati tecnici

Materia e tecnica: Acquaforte su rame con interventi a bulino;
Misure: mm 399 x 485, spess. 1,3-2,0

Iscrizioni

Iscrizioni: In alto a sinistra: XX / 69; in alto a destra: Tom. II.; in basso: Urna di marmo, ritrovata nella Stanza sepolcrale  vicina a quella di L. Arrunzio; sotto a sinistra: Barbault scolpì le figure; sotto a destra: Piranesi Architetto dis. ed inc.

Osservazioni:

Osservazioni: Didascalia su matrice separata M-1400_69b.
Tra i ritrovamenti più importanti nella camera sepolcrale anonima, scavata nel 1736 in un terreno poco lontano da quella degli Arrunzi, e da ritenersi sepoltura collettiva di più famiglie o individui isolati, era una grande e pregevole urna di marmo all’interno della quale si trovava murato un sarcofago di terracotta. Al centro del prospetto strigilato dell’urna erano raffigurati Marte e Venere, all’interno di un’edicola leggermente aggettante delimitata da due colonnine con capitelli corinzi e da un timpano decorato.
In questa tavola viene raffigurato il prospetto figurato dell’urna e una sezione della stessa utile a mostrare come l’intercapedine tra l’urna e il sarcofago fosse colmata da una colata di selci. Sul fondo campeggia l’illustrazione del particolare decorativo dell’edicola con le divinità e il motivo a strigili, e sono disposti alcuni disegni tecnici che completano la descrizione dell’oggetto con il fianco decorato a scudi dell’urna, la sezione orizzontale dell’urna e la sezione dell’aggetto delle colonnine.
La matrice è firmata da Piranesi e Barbault e reca, ben riconoscibili nella parte pertinente la decorazione scultorea dell’urna, i caratteri stilistici dell’artista francese altrove analizzati (catt. 91-98). Dal punto di vista tecnico, l’esame della matrice rivela il consueto trattamento ad acquaforte, calibrato attraverso morsure successive, con interventi a bulino concentrati particolarmente sulla superficie concava del lato minore del sarcofago a destra, il cui angolo sporge verso l’esterno della cornice della tavola incorrendo in un piccolo errore prospettico. In questa zona, in effetti, si nota una difficoltà dell’incisore nel tentativo di voltare la superficie con ritocchi a tecnica diretta ad integrazione delle pennellate di vernice di riserva, creando un effetto quasi “marezzato”, tuttavia efficace nel risultato a stampa.

Bibliografia

  • Petrucci, 1953, n. 69, tav. 20, p. 245  
  • Focillon, 1967, n. 242, p. 304
  • Wilton-Ely, 1994, n. 377, p. 429
  • Ficacci, 2000, n. 234, p. 225.
  • MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.  

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto

Compilazione

Compilatore: Mariasole Garacci
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