Piranesi Giovanni Battista

Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778

Reliquiae Theatri Pompejani

Inventario

Numero inventario: M-1400_436a
Inventario storico di categoria: 1400/436A
Nuovo inventario di categoria: 11029
Stampa corrispondente: S-CL2407_19098, S-FC101093
Collocazione: Calcoteca

Autori

Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Inventore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)

Soggetto

Titolo proprio: Reliquiae Theatri Pompejani
Serie: Campus Martius Antiquae Urbis
Denominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)

Oggetto

Definizione: matrice incisa

Cronologia

Datazione: 1762 (Sec. XVIII)

Dati tecnici

Materia e tecnica: Acquaforte su rame con interventi a bulino;
Misure: mm 292 x 256; spess. 1,2-1,6

Iscrizioni

Iscrizioni: In alto a sinistra: Tab. XVIII.
Nel cartiglio, in alto: Schema Lapidum quibus compacti fuerant gradus / spectaculorum theatri Pompejani, ita ut alter / alteri subderetur loco a.; 436.a.; in basso: Lapis hic adhuc exstat. Visitur in ectypho= / ne furni ad aream Paradisi.
Didascalia: Reliquiae Theatri Pompejani / 1. Substructiones graduum spectaculorum, quorum forma in efficta tabella demon= / stratur. 2. Orchestra. 3. Arcus residuus substructionum theatri
Sotto a destra: Vide indicem ruinarum num. 54.; a sinistra: T.X.T. 436.a.; Piranesi F.
Sul verso della matrice: arcata e murature a mattoni; frammenti lapidei in tre dimensioni; studio di cornicione in prospettiva.

Osservazioni:

Osservazioni: Il teatro di Pompeo fu inaugurato nel 55 a.C., quando Pompeo era console per la seconda volta.
La cavea e la scena occupavano l'area oggi compresa tra via dei Giubbonari, via dei Chiavari e via del Biscione, nei pressi di Campo dei Fiori. Il grande portico dietro la scena si collocava tra la zona suddetta e l'attuale via di Torre Argentina.
Lo studio del teatro aveva interessato Piranesi nelle Antichità Romane, opera condotta negli stessi anni Cinquanta, dove il monumento era stato affrontato da un punto di vista tecnico: ne veniva ricostruita la pianta e un dettaglio costruttivo delle gradinate (cfr. Garacci in Mariani, 2014, cat. 241).
In questa tavola invece, utilizzando il consueto espediente del finto cartiglio applicato su fondo omogeneo di linee meccanicamente condotte, l'autore propone un'immagine del teatro già rovinato dal tempo, simile a un organismo in decomposizione, corroso dalla storia eppure ancora vissuto, senza alcun accenno alle sovrastrutture moderne. L'edificio è inserito in una sorta di paesaggio lunare e quanto mai metafisico, osservato secondo un'ideale prospettiva decentrata e a volo d'uccello.
Tecnicamente la matrice è realizzata ad acquaforte; alcuni profondi ritocchi a bulino si ravvisano nella linea di intradosso dell'arcata centrale e sopra la relativa muratura a sinistra. Sottili ritocchi a bulino dinamizzano il tessuto grafico della cavea. Nella fascia in basso incisa col tiralinee, sotto il pilastro a destra, è stata eseguita un'abrasione dell'inciso su un probabile danno meccanico e ripristinato il tracciato a bulino. Si nota un graffio nell'angolo in basso a destra. Sia l'intervento a bulino sia il graffio hanno esiti evidenti nelle stampe delle collezioni consultate.
Alcuni errori del letterista danno luogo ad abrasioni nelle aree percorse da iscrizioni. Rispettivamente, in alto nel cartiglio, sotto le lettere ut, seconda riga; in basso, sotto la parola substructionum.
Sul verso della matrice alcune prove per la resa tecnica tridimensionale di frammenti lapidei e cornice architettonica, nonché studi di murature e arcata a mattoni, già parzialmente enucleati da Monferini (1967, p. 266, n. 449).

Bibliografia

  • Petrucci, 1953, n. 436a, tav. 18, p. 267  
  • Focillon, 1967, n. 449, p. 314
  • Wilton-Ely, 1994, n. 580, p. 634
  • Ficacci, 2000, n. 502, p. 409.
  • MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.  

Condizione giuridica

Provenienza: Acquisto

Compilazione

Compilatore: Giovanna Scaloni
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