Piranesi Giovanni Battista

Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778

Del Castello dell'Acqua Giulia. [Sezione e particolari del sistema di tubature]

Inventario

Numero inventario: M-1400_403b
Inventario storico di categoria: 1400/403b
Nuovo inventario di categoria: 10984
Stampa corrispondente: S-CL2405_19060
IVS2: CL54438_14162
Collocazione: Calcoteca

Autori

Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Inventore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)

Soggetto

Titolo proprio: Del Castello dell'Acqua Giulia. [Sezione e particolari del sistema di tubature]
Serie: Le rovine del Castello dell'Acqua Giulia...
Denominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)

Oggetto

Definizione: matrice incisa

Cronologia

Datazione: 1764 (Sec. XVIII)

Dati tecnici

Materia e tecnica: Acquaforte su rame con interventi a bulino;
Misure: mm 409 x 218; spess. 1,7-2,1

Iscrizioni

Iscrizioni: In alto a sinistra: 403.b.; al centro: DEL CASTELLO DELL' ACQVA GIVLIA; a destra: Tav. XV.
In basso a destra: Piranesi F.
Sul verso della matrice: ordito meccanico con profili di basi di colonne e architrave.

Osservazioni:

Osservazioni: Nella presente tavola Piranesi mostra dei dettagli molto tecnici per comprendere appieno i quali è necessaria una competenza specifica nel campo dell’idraulica. Pertanto ci limitiamo a osservare che nella prima immagine è delineata una delle numerose sezioni ortogonali del castello cui seguono, nelle figure successive, alcuni esempi di tubi, con le loro diverse congiunzioni, curvature e diramazioni, di setacci che avevano la funzione di filtrare l’acqua, e infine un esempio di doccioni, o condotti di piombo, reperiti nell’area circostante il monumento simili ad altri ritrovati in altri luoghi poiché largamente usati nell’antica Roma.
Ai lati dei grandi tubi riprodotti nella terza figura, l’incisore si è soffermato a descrivere la presenza di placche di calcare. E’ curioso notare come Piranesi fosse sempre molto attento a indicare anche le incrostazioni calcaree ritrovate nei diversi luoghi del monumento, particolare che ha la sua rilevanza per gli addetti ai lavori poiché, mediante tali puntualizzazioni, è stato possibile effettuare di recente la valutazione della portata idrica del grande ninfeo (Pisani Sartorio, 2011, p. 67).
La matrice, molto probabilmente opera di bottega e forse dovuta allo stesso incisore autore della tavola XIV (cat. 20), presenta numerose correzioni dovute a possibili errori o resesi necessarie per dare seguito ad alcuni ripensamenti da parte di Piranesi circa alcuni dettagli tecnici. L’uso del brunitoio è individuabile nella figura II, dove è delineata la fistula (lettera B), area in cui manca il puntinato, assenza che si riscontra anche nelle corrispondenti stampe nei volumi consultati. Il passaggio del brunitoio si rileva: sullo sfondo dell’immagine nella figura IV, nella figura V a destra, nella zona d’ombra che crea il setaccio dalla forma squadrata e con il coperchio sollevato per rendere visibile anche l’interno, sullo sfondo intorno al condotto di piombo biforcuto.
La lastra in esame mostra, nella zona a sinistra vicino al lungo tubo che curva verso destra, una reintegrazione in ottone effettuata per riparare una fenditura creatasi durante la realizzazione della lamina di rame: l'integrazione, presente dunque fin dall'origine, nelle corrispondenti stampe dà luogo a una zona nera dal colore uniforme resa tuttavia poco evidente attraverso un'abile esecuzione del tratteggio nell'area circostante.

Bibliografia

  • Petrucci, 1953, n. 403b, tav. 15, p. 265  
  • Focillon, 1967, n. 416, p. 312
  • Wilton-Ely, 1994, n. 549, p. 602
  • Ficacci, 2000, n. 429, p. 352.
  • MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.  

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto

Compilazione

Compilatore: Giovanna Grumo
Condividi quest’opera

Altre opere in collezione


Nella Banca Dati dell’Istituto sono confluiti dati e informazioni della catalogazione informatizzata effettuata su tutto il patrimonio, a partire da una massiva schedatura realizzata agli albori dell’era tecnologica nel biennio 1987-89, che ha interessato l’intera consistenza delle collezioni di stampe. Si sono succeduti nel tempo vari interventi, rivolti a catalogare i vari settori del patrimonio (stampe, disegni, matrici, fotografie, grafica contemporanea). Non abbiamo a disposizione descrizioni complete per tutte le opere, stiamo lavorando per aggiornare le nostre schede, ma consideriamo questa banca dati come uno strumento che ci permetterà nel tempo di ampliare e approfondire le informazioni che sono già contenute, mettendo a disposizione degli studiosi e dei visitatori il frutto dei nostri studi e ricerche.

© 2020-2024. Istituto Centrale per la Grafica. Via della Stamperia 6, 00187 Roma
Note legali: Tutti i diritti sui cataloghi, sulle immagini, sui testi e/o su altro materiale pubblicato su questo sito sono soggetti alle leggi sul diritto di autore.
Per usi commerciali dei contenuti contattare l'Istituto: ic-gr@cultura.gov.it


Real Academia de Bellas Artes de San Fernando
Questa banca dati è stata realizzata nell’ambito di una collaborazione dell’Istituto Centrale per la Grafica con la Reale Accademia di Belle Arti di San Fernando (Madrid, Spagna), che ha gentilmente fornito il software necessario al suo funzionamento e alla gestione dei contenuti