Piranesi Giovanni Battista

Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778

[Parere. Architettura ideale di una facciata]

Inventario

Numero inventario: M-1400_330
Inventario storico di categoria: 1400/330
Nuovo inventario di categoria: 10845
Stampa corrispondente: S-CL2399_18942
IVS2: CL2399_18942, CL54342_14066
Collocazione: Calcoteca

Autori

Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Inventore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)

Soggetto

Titolo proprio: [Parere. Architettura ideale di una facciata]
Serie: Osservazioni di Gio. Battista Piranesi sopra la lettre de Monsieur Mariette aux auteurs de la Gazette Littéraire de l'Europe
Denominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)

Oggetto

Definizione: matrice incisa

Cronologia

Datazione: 1765 (Sec. XVIII)

Dati tecnici

Materia e tecnica: Acquaforte su rame con interventi a bulino;
Misure: mm 418 x 663; spess. 1,7-2,2

Iscrizioni

Iscrizioni: In alto a sinistra: 330; Tav. IX
In alto al centro: NOVITATEM · MEAM · CONTEMNVNT / EGO · ILLORVM · IGNAVIAM / SALLVST · IN · IVGVRT
In basso a destra: Cavaliere Piranesi inv. ed inc.

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Osservazioni:

Osservazioni: L'ultima tavola del Parere, raffigurante la facciata di un tempio monumentale (come indica lo scarto dimensionale tra le figure all'ingresso, che fungono da scala metrica, e il resto dell'edificio), può considerarsi la sintesi conclusiva delle nuove idee piranesiane sull'architettura. La composizione mette in discussione tutte le precedenti convenzioni architettoniche sostenute dai fautori di un rigoroso classicismo greco, sancendo la definitiva supremazia dell'ornamento sulla natura strutturale degli elementi architettonici (cfr. Wilton-Ely, 2002, p. 48). Qui il colonnato diviene quasi una mera superficie di ancoraggio per i due grandi rilievi con le vittorie alate e per il fregio continuo che raccorda, sotto forma di una cornice, l'ordine inferiore con quello superiore (la soluzione del fregio che inquadra il colonnato si ritrova nel disegno, mai tradotto su rame, conservato alla Kunstbibliothek di Berlino n. Hdz 134R, cfr. Wilton-Ely, 2002, pp. 48-49, fig. 22 e p. 78, nota 101). Il resto dell'edificio è ricoperto da una vasta gamma di forme e motivi ornamentali, alcuni dei quali erano già stati adottati nella facciata della Chiesa di Santa Maria del Priorato (vedi i serpenti sopra l'immagine della sfinge e le spade dentro ai foderi effigiate sulle colonne). Di particolare interesse il pannello sovrapposto al centro del timpano, dove tra le varie figure allegoriche presenti al suo interno (un altare sacrificale, due serpenti, una Sfinge, due zampe di leone, la testa di Giove Ammone) si segnala il tema del caduceo alato tra due mani giunte, ritenuto da Calvesi (1968, pp. 22-24) - con le riserve di Wilton-Ely (2002, p. 78, nota 100) - un segno di appartenenza del nostro autore all'ordine massonico. Sulla fascia superiore dell'edificio, infine, campeggia l'iscrizione NOVITATEM MEAM CONTEMNVNT, EGO ILLORVM IGNAVIAM, estrapolata dal Bellum Iugurthinum di Sallustio. La frase, attribuita al console Gaio Mario in occasione del suo discorso al Senato Romano durante la guerra giugurtina, rappresenta l'ennesima dichiarazione d'intenti dell'autore, il quale si identifica nella figura di questo console che aveva osato attaccare le opinioni dei nobili rivendicando la propria esperienza attiva sul campo (cfr. Wilton-Ely, 2002, pp. 47-48).
L'osservazione diretta della matrice, la cui tecnica esecutiva rispecchia quella di tutte le tavole della serie (catt. 83-87; su questo aspetto cfr. cat. 84), ha evidenziato ancora una volta la presenza di numerose micro-abrasioni correlate all'eliminazione dei segni accidentali causati dalle bruciature d'acido (si veda in particolare l'angolo superiore sinistro del rame, la cui leggera deformazione è dovuta alla ribattitura della superficie metallica sul verso); rispetto agli altri rami, inoltre, sono qui facilmente visibili - anche sugli esemplari a stampa - i tracciati di costruzione del disegno, incisi a secco prima della stesura della vernice preparatoria (vedi a esempio la linea che attraversa in verticale tutta l'immagine al centro della lastra, separandone la superficie in due parti simmetriche).

Bibliografia

  • Petrucci, 1953, n. 330, tav. 9, p. 258  
  • Focillon, 1967, n. 982, p. 363
  • Wilton-Ely, 1994, n. 814, p. 884
  • Ficacci, 2000, n. 628, p. 509.
  • MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.  

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto

Compilazione

Compilatore: Ciro Salinitro
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