Piranesi Giovanni Battista

Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778

Pars cellarum subterranearum Capitolii

Inventario

Numero inventario: M-1400_440a
Inventario storico di categoria: 1400/440A
Nuovo inventario di categoria: 11039
Stampa corrispondente: S-CL2407_19106, S-FC101101
IVS2: CL54449_14173
Collocazione: Calcoteca

Autori

Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Inventore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)

Soggetto

Titolo proprio: Pars cellarum subterranearum Capitolii
Serie: Campus Martius Antiquae Urbis
Denominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)

Oggetto

Definizione: matrice incisa

Cronologia

Datazione: 1762 (Sec. XVIII)

Dati tecnici

Materia e tecnica: Acquaforte su rame con interventi a bulino;
Misure: mm 409 x 291; spess. 1,5-1,8

Iscrizioni

Iscrizioni: In alto a sinistra: 440; a destra: Tab. XXVI.
Didascalia: Fig. I. Pars cellarum subterranearum Capitolii, quae antiquitus dicebantur Favissae. A Pilae subterraneae, sive / substructiones internae Capitolii, Tarquiniorum opus ex lapide albano. Fig. II. Hypocaustum. A Praefur-/nia B Pilae. C tegulae, et pavimentum hypocausti. D. Suspensura aheni caldarii. E. Tubi fictiles, calorem ex hypo- / causto in superius domicilium inducentes. Fig. III. A. Vestigium Favissarum. B. Intimus mons ex topho. C. Vesti- / gium hypocausti. D. Pilae. E. Tubi. F. Praefurnia. G. Suspensura aheni caldarii. Fig. IV. et V. Sectio hypocausti. / A Pars Favissarum. B Praefurnium. C. Suspensura aheni caldarii. D. Tubi. E. Pavimentum hypocausti. F. Bal- / neae ruderibus oppletae. G. Pilae. Fig. VI. A. Tegula bipedales supra quaslibet hypocausti pilas collocatae. B Forma tuborum.
Sotto a destra: Vide indicem ruinar. num. 73.; a sinistra: T.X.T.440; Piranesi F.
Sul verso della matrice: alcune linee profonde e parallele a bulino.

Osservazioni:

Osservazioni: Utilizzando l'espediente illusionistico delle tavole applicate a un sostegno di fondo tramite grappe metalliche, e sovrapposti fogli con disegni esplicativi attaccati con chiodi, Piranesi illustra quella parte dei sotterranei del Campidoglio, in antico dette Favisse, ossia luogo dove venivano depositati gli oggetti votivi destinati al soprastante Tempio di Giove Capitolino. Specifica che le sostruzioni del Campidoglio furono opera compiuta sotto i Tarquini, che impiegarono nella costruzione enormi massi di pietra albana.
Per la piccola composizione centrale Piranesi adotta elementi figurativi e stilistici che ricorrono già negli ambienti ipogei delle sepolture delle Antichità Romane, mentre nelle figurine a contorno si sofferma sulla spiegazione del funzionamento dell'adiacente antico ipocausto, del quale rimanevano visibili alcune rovine. Si trattava di un sistema di riscaldamento alimentato da un grande forno che scaldava aria ad altissima temperatura, poi immessa in uno spazio vuoto predisposto sia sotto la pavimentazione, sia all'interno delle pareti degli ambienti da riscaldare dentro tubi in laterizio. E' da notare come le questioni ingegneristiche, di edilizia e di idraulica, assumano anche ne Il Campo Marzio una posizione rilevante, sempre dimostrate con il massimo riguardo ai particolari, e con illustrazioni tecniche, ad assecondare un'indubbia predisposizione e dimestichezza dell'autore verso questi argomenti (si vedano anche le tavole XXX, cat. 129, e XLV, cat. 145), sui quali egli riteneva che gli antichi romani non avessero rivali: proprio sottolineando il valore indiscutibile di tali opere, Piranesi entrava direttamente in polemica con le teorie contemporanee che affermavano la preminenza della cultura ellenica su quella italica.
La matrice è lavorata in prevalenza a tecnica indiretta, anche nelle aree incise a puntinato.
I ritocchi a bulino sono concentrati nella figurazione centrale sulla parete di assi di legno a destra; ma la tecnica diretta è impiegata anche per definire piccoli particolari quali a esempio le grappe metalliche che ancorano i pannelli illustrativi al fondo.
Si notano alcuni difetti occorsi alla matrice accidentalmente nel tempo, che hanno esiti in stampa: un graffio nel cartiglio in alto sotto la lettera C, poi abbassato col brunitoio; e alcuni punti di corrosione nel cartiglio in basso a sinistra, sul tubo più in basso, dovuti alla penetrazione dell'acido sotto la vernice di preparazione durante la morsura, che danno adito a macchie nere in fase di stampa, quando l'inchiostro si trasferisce sulla carta.
Sulla didascalia alcune abrasioni e reiscrizioni sovrastanti (caldarii, terza riga, e us mons, quarta riga) testimoniano errori del letterista, poi corretti.

Bibliografia

  • Petrucci, 1953, n. 440, tav. 26, p. 267  
  • Focillon, 1967, n. 457, p. 314
  • Wilton-Ely, 1994, n. 588, p. 642
  • Ficacci, 2000, n. 510, p. 414.
  • MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.  

Condizione giuridica

Provenienza: Acquisto

Compilazione

Compilatore: Giovanna Scaloni
Condividi quest’opera

Altre opere in collezione


Nella Banca Dati dell’Istituto sono confluiti dati e informazioni della catalogazione informatizzata effettuata su tutto il patrimonio, a partire da una massiva schedatura realizzata agli albori dell’era tecnologica nel biennio 1987-89, che ha interessato l’intera consistenza delle collezioni di stampe. Si sono succeduti nel tempo vari interventi, rivolti a catalogare i vari settori del patrimonio (stampe, disegni, matrici, fotografie, grafica contemporanea). Non abbiamo a disposizione descrizioni complete per tutte le opere, stiamo lavorando per aggiornare le nostre schede, ma consideriamo questa banca dati come uno strumento che ci permetterà nel tempo di ampliare e approfondire le informazioni che sono già contenute, mettendo a disposizione degli studiosi e dei visitatori il frutto dei nostri studi e ricerche.

© 2020-2024. Istituto Centrale per la Grafica. Via della Stamperia 6, 00187 Roma
Note legali: Tutti i diritti sui cataloghi, sulle immagini, sui testi e/o su altro materiale pubblicato su questo sito sono soggetti alle leggi sul diritto di autore.
Per usi commerciali dei contenuti contattare l'Istituto: ic-gr@cultura.gov.it


Real Academia de Bellas Artes de San Fernando
Questa banca dati è stata realizzata nell’ambito di una collaborazione dell’Istituto Centrale per la Grafica con la Reale Accademia di Belle Arti di San Fernando (Madrid, Spagna), che ha gentilmente fornito il software necessario al suo funzionamento e alla gestione dei contenuti