Piranesi Giovanni Battista

Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778

Veduta delle Terme di Tito, detto le Sette Sale

Inventario

Numero inventario: M-1400_28a
Inventario storico di categoria: 1400/28a
Nuovo inventario di categoria: 10458
Stampa corrispondente: S-CL2393_18605
IVS2: CL16163
Collocazione: Calcoteca

Autori

Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Inventore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)

Soggetto

Titolo proprio: Veduta delle Terme di Tito, detto le Sette Sale
Serie: Le antichità romane
Denominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)

Oggetto

Definizione: matrice incisa

Cronologia

Datazione: 1746-1756 (Sec. XVIII)

Dati tecnici

Materia e tecnica: Acquaforte su rame con interventi a bulino;
Misure: mm 134 x 199, spess. 1,2-1,4

Iscrizioni

Iscrizioni: In alto a sinistra: Fig. I / 28.a.; in alto a destra: Tav. XXVII; in basso: Veduta de’ sette anditi residuali del secondo piano del Tepidario delle Terme / di Tito, detto le Sette Sale; sotto a sinistra: Piranesi Archit. dis. inc.

Osservazioni:

Osservazioni: Nell’area dell’Esquilino già appartenente ai canonici regolari di San Pietro in Vincoli, si conserva parzialmente interrato un grande sistema di cisterne costituito da nove ambienti longitudinali, paralleli e intercomunicanti, coperti a volta (sette erano quelli esplorati all’epoca di Piranesi), in cui veniva immagazzinata l’acqua necessaria al funzionamento delle Terme erroneamente ritenute di Tito (cfr. cat. 48).
Il punto di vista sperimentato in un’analoga veduta giovanile dello stesso soggetto appartenente alla raccolta Varie vedute di Roma antica e moderna del 1745, ingenuamente condizionata dalla scenografia teatrale bibbienesca, è spostato per cogliere un’unica visione trasversale delle sezioni della cisterna. Questo ambiente perennemente immerso nella penombra e nell’umidità è descritto con un sapiente lavoro di chiaroscuro condotto ad acquaforte con ritocchi a bulino, nelle zone più in ombra delle arcate superiori, e di diversificazione delle superfici per giustapposizione di aree a tratteggio variato e sensibile; ugualmente pittorica è la resa del riflesso delle arcate nello strato di limo depositato sul fondo, dove il tratteggio è corretto leggermente con il brunitoio per alleggerire e dare trasparenza alla superficie acquosa. L’esame della matrice rileva, inoltre, una cancellatura con il brunitoio nella parte finale della didascalia corretta.

Bibliografia

  • Petrucci, 1953, tav. 27, fig. 1, p. 243  
  • Focillon, 1967, n. 195, 
  • p. 302
  • Wilton-Ely, 1994, n. 330, p. 380
  • Ficacci, 2000, n. 186, p. 197.
  • MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.  

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto

Compilazione

Compilatore: Mariasole Garacci
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