Osservazioni:

Osservazioni: Il teatro fu costruito tra il 61 e il 55 a.C. e inaugurato in quell'anno da Pompeo, che nella cavea installò un tempio di Venere per aggirare la legge che vietava di edificare teatri permanenti; il frammento della FUR è raffigurato da Piranesi nella Icnografia (n. 22) e il luogo dove sorgeva il teatro è localizzato nella Pianta (n. 92) a nord del rione Campo Marzio. In questa tavola tecnica, Piranesi fornisce la pianta e l'alzato dei pochi resti individuabili nelle vicinanze di Campo dei Fiori, nel palazzo oggi Pio-Righetti e tra le odierne piazza del Biscione e via di Grottapinta, dove sorge tuttora la piccola chiesa sconsacrata di santa Maria della Concezione ricavata da uno spazio appartenente all'antica struttura. In Il Campo Marzio dell'Antica Roma (VIC) Piranesi dedica al teatro di Pompeo una veduta a volo d'uccello dei resti, spogliati delle costruzioni moderne che lo nascondevano quasi completamente, completata da un cartiglio dove si mostra la conformazione dei sedili. Nella stessa opera, la cui genesi risale agli anni cinquanta del XVIII secolo e che era stata annunciata nel I tomo delle Antichità Romane, dell'edificio viene presa in considerazione la sua collocazione tra i vicini resti (di cui si raffigurano i frammenti nella FUR) e la sua posizione nel moderno tessuto urbano, estraendo dalla Pianta del Nolli la parte relativa, raffigurata in un cartiglio appuntato tra i frammenti marmorei (Ichnographia vicinae reliquiarum Theatri Pompejani VIC)
L'impaginazione e la tecnica usati nella tavola sono quelli già sperimentati dalla bottega piranesiana in numerose immagini di questo tipo: su un fondo a fitte linee orizzontali tracciate ad acquaforte, si finge un cartiglio con la pianta e la sezione dell'edificio; il dettaglio dei sedili (sul cui lato in ombra si riscontrano i soli interventi a bulino della matrice) è raffigurato in una potente visione tridimensionale, incoerente con la finzione del piano creato dal fondo.