Chaperon Nicolas

Chateaudun, ante 1612 - Lione, ca. 1653

EXTRAHENTES EUM DE CISTERNA, VENDIDE RUNT JSMAHELITIS .

Inventario

Numero inventario: S-FC13844
Collocazione: Gabinetto Disegni e Stampe, Fondo Corsini; volume 29K51

Autori

Incisore: Chaperon Nicolas (ante 1612/ 1653 ca.)
Disegnatore: Chaperon Nicolas (ante 1612/ 1653 ca.)
Inventore: Sanzio Raffaello (1483/ 1520)
Inventore: Polidoro Da Caravaggio (1499 ca./ 1543)

Soggetto

Identificazione: GIUSEPPE VENDUTO DAI FRATELLI
Titolo proprio: EXTRAHENTES EUM DE CISTERNA, VENDIDE RUNT JSMAHELITIS . (da stampa)
Serie: SACRAE HISTORIAE ACTA
Fondo: Fondo Corsini

Cronologia

Datazione: 1649 (Sec. XVII)

Dati tecnici

Misure: mm. 254 x 281
Misure foglio: mm. 309 x 337
Materia e tecnica: acquaforte
Stato di conservazione: discreto (macchie)

Editori/Stampatori

Editore: Mariette Pierre I (Parigi 1603 ca./ Parigi 1657)
Stato: TERZO STATO

Osservazioni:

Osservazioni: Tra i migliori allievi di Simon Vouet, Nicolas Chaperon si trasferì a Roma nel 1642 e si affiancò allo stile classicista di Nicolas Poussin. Fu proprio quest'ultimo pittore che, tramite l'incarico ricevuto dal re di Francia, gli commissionò le 54 lastre incise raffiguranti le più famose pitture di Raffaello. Se ne conoscono 4 stati presentati con due frontespizi (come da tradizione quindi 52 riproducenti i dipinti e due frontespizi): il più raro presenta nel frontespizio la parole Ille ego sum Raphael e la seconda tavola senza la dedica, il secondo ha la dedica e l'aggiunta cum Privilegio Regis, il terzo con l'aggiunta nel cippo presente nel frontespizio Lutetiae Parisiorum e con l'excudit del Mariette, infine il quarto ritoccato e pubblicato tra Sei e Settecento (British Museum, L,66.2).
Ogni tavola è doppiamente firmata, R.V.I. ovvero Raphael Urbinas Invenit e N.C.F. equivalente di Nicolas Chaperon Fecit, presentando due frontespizi molto suggestivi: in uno il medesimo peintre-graveur è raffigurato affianco alla statua di Raffaello incoronata dalla Fama (vedi S-FN989), nel secondo è riprodotto il profeta Isaia (tratto dall'affresco di Raffaello in Sant'Agostino) al di sotto del cartiglio con la dedica al consigliere del re, Gilles Renard, con la data di esecuzione dell'opera.
Le tavole sono fin dalla data della loro esecuzione considerate le più fedeli agli affreschi e le più vicine al gusto classico in voga in quegli anni tra Roma e Parigi.

Bibliografia

  • K.H. Von Heinecken, Idée générale d'une collection complète d'estampes, Leipzig-Wien, 1771, IV, p. 33  
  • G. G. Gandellini, Notizie degl'intagliatori con osservazioni critiche aggiunte dal padre Luigi De Angelis, 1810, p. 267  
  • T. Euboeus, Catalogue des Estampes, Gravées d'aprés Raphael, Frankfurt, 1819, II, p. 41  
  • G. K. Nagler, Die Monogrammisten und diejenigen und unbekannten Künstler aller Schulen, Bezeichnung ihrer Werke eines figürlichen Zeichens, der Initialen des Namens, der Abbreviatur desselben, 1835, II, p. 492
  • R. Dumesnil, Le peintre-Graveur Français, 1842, VI, p. 215  
  • C. Le Blanc, Manuel de l'amateur d'estampes, 1850, I (ma edizione 1970), p. 629  
  • J. D. Passavant, Raphael d'Urbin et son pére Giovanni Santi, 2 voll, Paris, 1860, II, p. 169  
  • N. Dacos, Le Logge di Raffaello. Maestro e bottega di fronte all'antico, Roma, 1977, p. 5
  • Raphael invenit, pp. 86-89 e rispettive tavole
  • S. Laveissiere, D. Jacquot, G. Kazerouni, Nicolas Chaperon 1612-1654-55. Du graveur au peintre retrouvé, Nimes, 1999

Opera originale

Opera finale/originale: AFFRESCO
Soggetto opera finale/originale: GIUSEPPE VENDUTO DAI FRATELLI
Collocazione opera finale/originale: VATICANO LOGGE

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Proprieta' dell'Accademia dei Lincei
Provenienza: deposito; Accademia dei Lincei; 1895

Fonti e documenti di riferimento

Immagine: 69650
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