Apre al pubblico mercoledì 20 settembre 2023 presso l’Istituto centrale per la grafica la mostra Regina Viarum. La via Appia nella grafica tra Cinquecento e Novecento, dedicata alla via Appia celebre strada consolare in occasione della sua candidatura alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO proposta dal Ministero della Cultura lo scorso gennaio.
L’esposizione, curata da Gabriella Bocconi e ospitata nelle sale dell’istituto fino al 7 gennaio 2024, intende celebrare il prototipo dell’intero sistema viario romano e le numerose testimonianze infrastrutturali, archeologiche e architettoniche presenti lungo il suo percorso che rappresentano un patrimonio culturale di eccezionale importanza.
In mostra circa 70 opere, selezionate tra le oltre 300 presenti nelle collezioni dell’Istituto dedicate all’antica Regina Viarum, che raccontano attraverso disegni, incisioni, matrici, libri e fotografie la fortuna iconografica dell’Appia con opere di Giovan Battista Piranesi, Marteen Van Heemskerck, Etienne Du Perac, Walter Crane, Umberto Prencipe, Luigi Rossini, Felice Giani, Nicolas Didier Boguet, Philipp Hackert.
In occasione della mostra l’Istituto centrale per la grafica pubblica sul proprio catalogo online www.calcografica.it un’apposita sezione dedicata alle opere relative alla via Appia che conserva, e che sarà costantemente aggiornata con capillari ricognizioni ed eventuali nuove acquisizioni.
[dal 20 settembre 2023 al 7 gennaio 2024]
Visita la mappa e le schede delle opere lungo il tracciato della via Appia antica
Sono state pubblicate sulla banca dati on-line dell’Istituto le 714 matrici relative all’eccezionale donativo (1986) disposto da Renzo Romero, fondatore a Roma della stamperia che ha costituito "un centro per le esperienze incisiorie più sofisticate oltre a rappresentare un punto di coagulo della ricerca astratta italiana per oltre un ventennio" (Federica Di Castro, La linea astratta dell’incisione italiana, Electa, Milano 1989).
&nbL’Istituto pubblica on line le schede della prima edizione dei Caprichos di Francisco Goya, ottanta incisioni calcografiche eseguite con le tecniche dell’acquaforte e dell’acquatinta tra il 1796 e il 1798, edita in soli trecento esemplari dallo stesso autore il 6 febbraio 1799 e messa in vendita lo stesso giorno in un negozio di liquori e profumi di calle
La banca dati Calcografica permette di collegare alle schede relative al patrimonio dell’Istituto centrale per la grafica molteplici contenuti multimediali (ipertesti, video, audio, 3D), offrendo agli utenti l’opportunità di accedere alle informazioni in modo semplice e qualificato. È uno strumento sviluppato in partneriato con la Real Academia de Bellas Artes San Fernando di Madrid, e risponde alle caratteristiche del Piano Nazionale per la Digitaliz
Nella Banca Dati dell’Istituto sono confluiti dati e informazioni della catalogazione informatizzata effettuata su tutto il patrimonio, a partire da una massiva schedatura realizzata agli albori dell’era tecnologica nel biennio 1987-89, che ha interessato l’intera consistenza delle collezioni di stampe. Si sono succeduti nel tempo vari interventi, rivolti a catalogare i vari settori del patrimonio (stampe, disegni, matrici, fotografie, grafica contemporanea). Non abbiamo a disposizione descrizioni complete per tutte le opere, stiamo lavorando per aggiornare le nostre schede, ma consideriamo questa banca dati come uno strumento che ci permetterà nel tempo di ampliare e approfondire le informazioni che sono già contenute, mettendo a disposizione degli studiosi e dei visitatori il frutto dei nostri studi e ricerche.
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