Borgianni Orazio

Roma, 1574 - Roma, 1616

ABILMELECH VEDE ISACCO E BETZABEA

Inventario

Numero inventario: M-849_24
Inventario storico di categoria: 849/24
Nuovo inventario di categoria: 3119
Stampa corrispondente: S-CL2288_8737, S-FN965, S-FC13767
Collocazione: Calcoteca

Autori

Incisore: Borgianni Orazio (1574/ 1616)
Inventore: Sanzio Raffaello (1483/ 1520)
Autore opera originale: Sanzio Raffaello (1483/ 1520)

Soggetto

Identificazione: Vecchio Testamento
Titolo proprio: ABILMELECH VEDE ISACCO E BETZABEA
Serie: Logge di Raffaello
Denominazione raccolta: De Rossi

Oggetto

Definizione: matrice incisa

Cronologia

Datazione: 1615 (Sec. XVII)

Dati tecnici

Materia e tecnica: acquaforte
Misure: mm. 165 x 200

Osservazioni:

Osservazioni: Orazio Borgianni incise le Logge Vaticane nel 1615, come attestato dal monogramma (HB) e dalla data apposta in ognuno dei 52 fogli stampati (le prime 4 e le ultime 4 tavole sono esagonali per rispettare la forma degli affreschi originali). Prima di lui ben tre artisti si erano dedicati alla traduzione delle scene bibliche di Raffaello: la coppia Lanfranco-Badalocchio (1607) e Baldassarre Aloisi detto Galanino (1613). Come la serie di Galanino, queste presentano le storie nel giusto senso di lettura.
Borgianni riscrive Raffaello attraverso una personale visione stilistica resa mediante una sensibilità ai valori tonali. Nelle sue acqueforti non esiste mai il nero assoluto, ma tutto avviene per modulazione di tono, linea affiancata a linea, incrocio di linee vicino ad incrocio (creando calibrate losanghe). A volte si può notare una morsura troppo debole delle tavole o, all'interno dei tratteggi per delineare gli scuri, delle "bruciature" della trama segnica (ovvero zone in cui, a causa della stretta vicinanza degli incroci, l'acido ha corroso un'intera area anziché la sola linea dando modo all'inchiostro di spandersi in quel medesimo campo).
Borgianni con queste stampe vuole dimostrare di aver studiato anch'egli i classici, scostandosi quindi da un caravaggismo di stretta aderenza. Le sue acqueforti, probabilmente tratte da disegni eseguiti di fronte alle pitture raffaellesche, sono vibranti e pittoriche. Le tavole sono eseguite con destrezza e virtuosismo, si notano anche dei ripensamenti: il più evidente è nel Peccato originale (Tav. 6) in cui la gamba destra di Adamo appare come sdoppiata (una parte di essa era precedentemente al posto della radice dell'albero). Nell'ultima tavola aggiunge di sua invenzione un cagnolino.
L'Istituto centrale per la Grafica di Roma conserva le 52 lastre in rame originali di Orazio Borgianni.
Per una visione d'insieme delle stampe del Borgianni d'invenzione, oltre a queste di derivazione si vedano le stampe nelle collezioni Fine Arts Museums of San Francisco e del British Museum

Bibliografia

  • Adam Bartsch, Le peintre graveur, XVII # 
  • The Illustrated Bartsch, 38
  • Giovanni Gori Gandellini, Notizie degl'intagliatori con osservazioni critiche aggiunte dal padre Luigi De Angelis, I, p. 160
  • Pierre François Basan et H. L. Basan, Dictionnaire des graveurs anciens et modernes, depuis l'origine de la Gravure, 1809, p. 86  
  • Luigi De Angelis, Notizie istoriche degl'intagliatori con osservazioni critiche raccolte da vari scrittori ed aggiunte a Giovanni Gori Gandellini, Siena, 1810, tomo VII, pp. 92-94  
  • Pietro Zani, Enciclopedia metodica critico-ragionata delle belle arti, 1819, Parte seconda, Vol. VIII, pp. 67-68, 89  
  • Zani, 1820, Parte prima, Vol. IV, p. 201  
  • Charles Le Blanc, Manuel de l'amateur d'estampes, 1854, I (ma edizione 1970), p. 466  
  • J. D. Passavant, Raphael d'Urbin et son pére Giovanni Santi, 2 voll, Paris, 1860, II, p. 169  
  • Georg Kaspar Nagler, Die Monogrammisten und diejenigen und unbekannten Künstler aller Schulen, Bezeichnung ihrer Werke eines figürlichen Zeichens, der Initialen des Namens, der Abbreviatur desselben, 1863, Voll. III, N. 683, pp. 222-223  
  • Alfredo Petrucci, Il Caravaggio acquafortista e il mondo calcografico romano, Roma, 1956, p. 51 nota 3
  • Liliana Cannizzaro, Un pittore del primo Seicento: Orazio Borgianni, in 'Studi salentini', 13, n. 55, 1962, pp. 47-51  
  • Nicole Dacos, Le Logge di Raffaello. Maestro e bottega di fronte all'antico, Roma, 1977, pp. 5-6
  • Massimo Mussini, La Bibbia di Raffaello. Scienza e "scrittura" nella stampa di riproduzione dei secoli XVI e XVII, introduzione di Arturo Carlo Quintavalle, Brescia, 1979, p. 59-70
  • Raphael invenit, 1985, pp. 82-84 e rispettive tavole
  • Gianni Papi, Orazio Borgianni, Socino, 1993, p. 150
  • Giovanni Baglione, Le vite dei pittori, ed. commentata a cura di Jacob Hess e Herwarth Rottgen, 3 Voll., Città del Vaticano, 1995, pp. 392 [294], 399 [301]
  • Indice delle stampe intagliate in rame a bulino e in acquaforte esistenti nella stamperia di Lorenzo Filippo De Rossi appresso Santa Maria della Pace in Roma, 1735 - Contributo alla storia di una stamperia romana, a cura di Anna Grelle Iusco, Roma, 1996, p. 26
  • Marco Gallo, Orazio Borgianni pittore romano (1574 - 1616) e Francisco De Castro Conte di Castro, Roma, 1997, p. 105
  • Luca Fiorentino, Orazio Borgianni: i segni incisi, Siena, 2010  

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto
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