Piranesi Giovanni Battista

Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778

Veduta interna di una delle delle tre Sale sepolcrali

Inventario

Numero inventario: M-1400_91b
Inventario storico di categoria: 1400/91b
Nuovo inventario di categoria: 10545
Stampa corrispondente: S-CL2394_18678
IVS2: CL16202
Collocazione: Calcoteca

Autori

Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)

Soggetto

Titolo proprio: Veduta interna di una delle delle tre Sale sepolcrali
Denominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)

Oggetto

Definizione: matrice incisa

Cronologia

Datazione: 1751-1756 (Sec. XVIII)

Dati tecnici

Materia e tecnica: Bulino su rame;
Misure: mm 50 x 520, spess. 2,1-2,3

Iscrizioni

Iscrizioni: Didascalia: Questa Sala sepolcrale spogliata non solo di tutti i suoi ornamenti più riguardevoli, ma ancora d'ogni pezzo di marmo, e della stessa intonacatura, resta per la magg.or / parte sepolta sotto il terreno, come lo dimostrano i due nicchioni, che si scorgono da un lato. Veggonsi girar intorno le pareti con ordine distribuiti i Colombaj senza veruna iscri-/ zione; anzi nemmeno vi apparisce alcun segno d'esservene stata giammai. La ragione di questo però è facile a congetturarsi, essendo caduta affatto  da muri l'intonacatura, dentro la qua-/ le sol tanto incassate erano le tavole delle Iscrizioni; né si permetteva lo scavare il muro in conto alcuno, per non indebolirlo, sull'idea, che quegli antichi avevano di perpetuare le loro / Fabbriche, e particolarmente de' Sepolcri, a bello studio fatte per custodire in perpetuo le ceneri ivi riposte. Con che essi credevano non solaměte di tramandare a' posteri / per tutte l'etadi avvenire la memoria de' loro defonti, ma ancora di mantenere all'Ombre di quelli ne' Campi Elisii un più sicuro riposo. Ora serve questa Sala per uso di Tinello.         Sotto a sinistra:  T. II. XI. II. 91.  Piranesi Architetto dis. ed inc.
Sul verso della matrice della didascalia: (a destra) To II Ta 42 ; (al centro) 42

Osservazioni:

Osservazioni:  La matrice illustra una delle tre camere sepolcrali evidenziate in pianta alla tavola XL (cat. 119), con colombari distribuiti sulle pareti. All'epoca di Piranesi la sala, ancora parzialmente interrata, veniva utilizzata come cantina.
L'architettura generale del disegno è stata disegnata a secco sulla lastra prima della preparazione di questa con la vernice acido-resistente per l'acquaforte, e si possono osservare ancora le linee di costruzione in alcuni tratti, come ad esempio ai piedi della scala centrale e sul profilo del muro obliquo con colombari a destra. Trattandosi di un ambiente chiuso e poco illuminato, l'autore ha prolungato le morsure a acquaforte per ottenere una prevalenza di toni scuri. Il bagno acido eccessivamente protratto ha bruciato in parte la matrice nella zona interna al pilastro sulla sinistra, in cui è raffigurata una cesta appesa, sulla quale è evidente il ripristino dell'inciso a bulino. Alla sovrapposizione delle morsure è stato aggiunto un considerevole intervento con la tecnica diretta: il bulino rientra nei segni incisi all'acquaforte per approfondirli su tutta la superficie interna del pilastro a sinistra e sopra l'arcata principale, così come nei segni del triangolo d'ombra che si vede sul margine destro della matrice, e nel tracciato orizzontale a terra in primissimo piano.
Merita una nota l'osservazione del dettaglio tecnico-linguistico sull'utilizzo del bulino per scavare solchi molto profondi, che quasi trapassano lo spessore del supporto metallico, corrispondenti figurativamente a assi di legno o travi, che contraddistingue il procedimento incisorio di Piranesi con particolare evidenza nelle Carceri. La singolare lavorazione, quasi pertinente l'operato dello scultore che affonda nella materia, più che dell'incisore, è riscontrabile in questa matrice nelle spranghe appoggiate al pilastro sulla sinistra. Sulle matrici delle Carceri gli esempi sono più ricorrenti, ma acquistano maggiore evidenza nel Carcere II (350, Mariani 2010, cat. 27), tavola aggiunta per la seconda edizione del 1761.
Infine, si possono osservare su questa matrice diverse aree coperte con la vernice di riserva durante le morsure, per isolare le zone in luce della composizione dall'attacco dell'acido, e dalla conseguente penetrazione dell'inchiostro. 
Sulla fortuna editoriale di questa veduta e sulla sua copia in un volume postumo di Barbault cfr. cat. 120.

Bibliografia

  • Petrucci, 1953, n. 91, tav. 42, p. 246  
  • Focillon, 1967, n. 264, p. 305
  • Wilton-Ely, 1994, n. 399, p. 451
  • Ficacci, 2000, n. 256, p. 240.
  • MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.  

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto

Compilazione

Compilatore: Giovanna Scaloni
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