Piranesi Giovanni Battista

Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778

Pianta di una Fabbrica sepolcrale, situata poco lungi da Torre degli Schiavi

Inventario

Numero inventario: M-1400_78
Inventario storico di categoria: 1400/78
Nuovo inventario di categoria: 10530
Stampa corrispondente: S-CL2394_18665
IVS2: CL16090
Collocazione: Calcoteca

Autori

Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)

Soggetto

Titolo proprio: Pianta di una Fabbrica sepolcrale, situata poco lungi da Torre degli Schiavi
Serie: Le antichità romane
Denominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)

Oggetto

Definizione: matrice incisa

Cronologia

Datazione: 1751-1756 (Sec. XVIII)

Dati tecnici

Materia e tecnica: Acquaforte su rame con interventi a bulino;
Misure: mm 354 x 238, spess. 1,5-1,7

Iscrizioni

Iscrizioni: In alto a sinistra: 78. XXIX; in alto a destra: Tom. II.; in basso: A Pianta di una Fabbrica sepolcrale, situata poco lungi da Torre degli Schiavi. B  Sepolcri con Olle cenerarie dentro alle Nicchie della gran Cella, / ed eminenti dal piano della Fabbr.ca; oggi rovinati cogli altri posti alle Pareti dell'altre Stanze infer.ri. Spaccato dell'Avanzo della gran Cella, a cui / discendeva il lume dall'alto. D Nicchioni. Archi introdotti per maggior sodezza della Fabbr.ca e per alleggierire ai vani di sotto il peso, il quale per / questo mezzo restasse uguale in tutta l'opera; ed anche perche il Muro di sopra restasse da quelli sostenuto, qualora occorresse o foracchiarlo, o risarcirlo / Simili Archi e replicati e sopra posti uno all'altro si trovano di frequente usati da buoni Antichi.Avanzo delle Stanze infer.ri
Sotto a sinistra: Piranesi Archit. dis. et inc.

Osservazioni:

Osservazioni: Nell’area archeologica di Villa Gordiani vicino la via Prenestina, è ancora visibile, nello stato di conservazione documentato al tempo di Piranesi, parte di un’aula ottagonale del III secolo, forse un ninfeo o una sala termale. Sui pochi lati rimasti in piedi si innalza parte della muratura al cui interno sono nicchioni curvi, al di sopra dei quali si impostava il tamburo circolare a oculi. Piranesi ricostruisce e integra la pianta dell’edificio, da lui ritenuto cella di un grande sepolcro contenente olle cinerarie e delimitato da celle inferiori esterne alla cella principale. Diversamente da quanto altrove riferito (Cressedi 1975, p. 274), il monumento di cui Ficoroni (Ficoroni 1744, p. 173) fornisce pianta e alzato, non è lo stesso documentato da Piranesi trattandosi, invece, del vicino “Mausoleo dei Gordiani” o “Mausoleo rotondo”, detto Tor de’ Schiavi dal nome della famiglia proprietaria del terreno a partire dal 1571 e ritenuto, annota Ficoroni, modello di edificio a pianta centrale per la chiesa di San Bernardino da Siena, trattato da Piranesi nel II tomo (catt. 138 e 139).
Espediente consueto i cui esempi sono numerosi nelle Antichità Romane, lo spazio di questa matrice, interamente lavorata ad acquaforte, è suddiviso in due metà: in basso l’alzato dell’edificio, circondato da vegetazione e ruderi, è raffigurato con un chiaroscuro realistico, sul fondo di un cielo reso con gli effetti pittorici della vernice di riserva; al di sopra è mostrata la pianta, ricorrendo alternativamente a un tratto lineare e sottile e al punzonato nello spessore delle pareti, secondo il linguaggio netto e preciso del disegno tecnico.

Bibliografia

  • Petrucci, 1953, n. 78, tav. 29, p. 245  
  • Focillon, 1967, n. 251, p. 305
  • Wilton-Ely, 1994, n. 386, p. 438
  • Ficacci, 2000, n. 243, p. 232.
  • MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.  

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto

Compilazione

Compilatore: Mariasole Garacci
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