Piranesi Giovanni Battista

Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778

Avanzi del Tempio di Cibele

Inventario

Numero inventario: M-1400_23a
Inventario storico di categoria: 1400/23a
Nuovo inventario di categoria: 10448
Stampa corrispondente: S-CL2393_18595
IVS2: CL54204_13927
Collocazione: Calcoteca

Autori

Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Inventore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)

Soggetto

Titolo proprio: Avanzi del Tempio di Cibele
Serie: Le antichità romane
Denominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)

Oggetto

Definizione: matrice incisa

Cronologia

Datazione: 1746-1756 (Sec. XVIII)

Dati tecnici

Materia e tecnica: Acquaforte su rame con interventi a bulino;
Misure: mm 137 x 203, spess. 1,5-1,6

Iscrizioni

Iscrizioni: In alto a sinistra: Fig.I Tav. XXII / 23.a.; in basso: Avanzi del Tempio di Cibele. A Cella del Tempio. B Interno della medesima. C Stipiti del=/ la porta. D Finestre; sotto a destra: Piranesi Architett. dis. e inc.

Osservazioni:

Osservazioni: Il tempio circolare nello spiazzo al termine della moderna via dei Cerchi corrispondente al Foro Boario, detto di Vesta per la struttura analoga a quello nel Foro Romano, ma da identificarsi con la aedes Herculis Victoris ad portam Trigeminam delle fonti (Coarelli 1992, pp. 92-103), era noto al tempo di Piranesi come Tempio di Cibele o di Matuta; già chiesa dedicata a Santo Stefano nel Medioevo, dal XVI secolo prese il nome di Santa Maria del Sole dal ricordo di un evento miracoloso (Armellini 1891, pp. 611-612).
Piranesi tornerà poco tempo dopo sullo stesso soggetto, in una veduta datata 1758 raccolta in Vedute di Roma (Hind 1922, p 36; M-1400_742), descritto però nel suo aspetto contemporaneo, con le aggiunte cristiane che qui sono state eliminate per mostrare le “antiche semplici vestigia” (Indice n. 169) del periptero formato da 20 colonne corinzie disposte intorno alla cella di blocchi marmorei. I pesanti ritocchi a bulino sui segni aperti dall’acido negli angoli a destra della matrice sono stati resi necessari in fase di elaborazione da diffusi incidenti di morsura; sono distinguibili linee del disegno preparatorio nella parte visibile dell’interno della cella e all’altezza delle finestre indicate con la lettera D. Il graffio nell’area del cielo a destra, percepibile negli esemplari di prima edizione consultati, risulta abraso e corretto con impercettibile tratteggio a secco nell’edizione Firmin-Didot: il restauro, realizzato in fase successiva al 1784 (anno dell’edizione curata da Francesco Piranesi) è collocabile nel momento della compravendita del fondo piranesiano tra gli editori francesi e la Calcografia Camerale.

Bibliografia

  • Petrucci, 1953, tav. 22, fig. 1, p. 242  
  • Focillon, 1967, n. 185, p. 302
  • Wilton-Ely, 1994, n. 320, p. 370
  • Ficacci, 2000, n. 176, p. 177.
  • MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.  

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto

Compilazione

Compilatore: Mariasole Garacci
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