Bresolin

1813/1900

Fondaco dei Turchi

Inventario

Numero inventario: F-P510
Inventario settore: P510
Collocazione: Istituto Nazionale per la Grafica; Calcografia: Collezioni fotografiche; Scatola S

Autore

Autore: Bresolin (1813/1900)

Soggetto

Identificazione soggetto: Venezia. Fondaco dei Turchi
Titolo: Fondaco dei Turchi
Motivazione titolo: iscrizione a matita sul verso
Fondo: Fondo Di Capua

Oggetto

Oggetto: positivo

Cronologia

Datazione: 1863-1864 ca. (XIX)

Dati tecnici

Misure: supporto primario; mm 265 x 345
Tecnica: albumina/ carta; BN

Osservazioni

Osservazioni: Bibliografia specifica: D. Siegert, Venedig in frühen Photographien 1848-1905, Ebersberg, 1985, tav. 54. – D. Ritter, Venedig in historischen Photohraphien 1841-1920, München, 1994, p. 41. – B. von Dewitz, D. Siegert, K. Schuller-Procopovici (a cura di), Italien Sehen un Sterben. Photographien der Zeit des Risorgimento (1845-1870), catalogo mostra, Heidelberg: Braus, 1994, p. 98 (scheda di M. F. Bonetti, p. 265, cat. 80). – D. Ritter, Venedig in frühen Photographien von Domenico Bresolin "Pittore Fotografo". Sammlung Dietmar Siegert, catalogo mostra, Heidelberg: Braus, 1996, pp. 110-111, n. 44. Bibliografia di riferimento (per Bresolin): D. Ritter, Venedi in frühen..., op. cit., 1996. – M.F. Bonetti, Bresolin, Domenico, in Eloge du négatif. Les débuts de la photographie sur papier en Italie (1846-1862), catalogo mostra, Firenze: Fratelli Alinari, 2010, pp. 218-219 (con fonti e bibl. ivi cit.).
L'immagine è attribuita a Domenico Bresolin in base a un confronto con le altre numerose vedute di Venezia di questo autore, distribuite in genere da Carlo Ponti, che nel 1864 rilevò anche il suo atelier con l'archivio dei negativi. Il formato della fotografia, la precocità dell'immagine, il taglio della veduta architettonica sono elementi caratteristici di questo maestro e pioniere della fotografia a Venezia, che fu anche pittore e professore di paesaggio all'Accademia di Belle Arti di Venezia dal 1864. L'immagine, che appare ripresa con un negativo di vetro (albumina o collodio), potrebbe risalire agli anni intorno al 1855 (agli inizi della sua attività Bresolin è soprattutto calotipista, e le stampe dei primi anni Cinquanta sono carte salate) e comunque prima del 1858 (data di inizio dei restauri dell'edificio). L'esemplare in questione è però datato al 1863-1864 in quanto il foglio presenta, nell'angolo in basso a sinistra, una filigrana di cui si legge la data "1863". E inoltre, la tiratura della stampa sembra essere stata realizzata da Bresolin (non ci sono infat

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Proprietà dello Stato; Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Fonti e documenti di riferimento

Documentazione fotografica: Documentazione allegata
FTAN: 920037

Bibliografia

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