Piranesi Giovanni Battista

Mogliano Veneto (?), 1720 - Roma, 1778

Dimostrazioni dell'Emissario del Lago Albano [Prospettiva interna del Canale ridotto ad uso di concia delle pelli]

Inventario

Numero inventario: M-1400_494
Inventario storico di categoria: 1400/494
Nuovo inventario di categoria: 11116
Stampa corrispondente: S-CL2409_19176
IVS2: CL54499_14223
Collocazione: Calcoteca

Autori

Incisore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)
Disegnatore: Piranesi Giovanni Battista (1720/ 1778)

Soggetto

Titolo proprio: Dimostrazioni dell'Emissario del Lago Albano [Prospettiva interna del Canale ridotto ad uso di concia delle pelli]
Serie: Descrizione e disegno dell'emissario del Lago Albano
Denominazione raccolta: Firmin Didot (Piranesi)

Oggetto

Definizione: matrice incisa

Cronologia

Datazione: 1762 (Sec. XVIII)

Dati tecnici

Materia e tecnica: Acquaforte su rame con interventi a bulino;
Misure: mm 416 x 569; spess. 1,6-2,2

Iscrizioni

Iscrizioni: In alto a sinistra: Tav.IX.
In basso a sinistra: Dimostrazioni / dell'Emissario / del Lago Albano / Piranesi F.; 494
 

Osservazioni:

Osservazioni: Dopo aver fornito tutte le informazioni tecniche nella tavola precedente, l'autore con quella successiva che chiude la serie, ora in esame, descrive l'interno del grande ambiente adibito a conceria già illustrato, con minore completezza, nella tavola VII (cat. 9).
L'incisore, ricorrendo alle dilatazioni spaziali, rappresenta il locale che ha sullo sfondo una finestra chiusa da una grata di epoca moderna sotto la quale l'acqua dell'emissario entra in forma di cascata (lettera C). Lungo la parete laterale, a destra, fuoriesce dell'acqua che riempie le molteplici vasche, poste in successione e a differenti livelli, nelle quali avvenivano i trattamenti di concia; compiute le operazioni, l'acqua era espulsa mediante i canali aperti a livello pavimentale nella parete opposta, alle spalle dell'osservatore (cfr. tavola precedente, cat. 10).
Nell'immagine alcuni uomini si vedono impegnati nelle diverse lavorazioni: due si trovano in fondo presso la vasca in cui si raccoglie l'acqua che fa il suo ingresso nel locale, uno è occupato presso i canali di fuoriuscita sulla parete laterale, altri sono impegnati nelle loro attività accanto alle pile in primo piano dove si vedono, appoggiate sui bordi, le pelli animali ancora non trattate. Infine, un altro lavoratore è sulla soglia della porta d'ingresso, intento a sistemare una corda legata a una scala. Ovunque sono sparsi cordami, assi di legno e altri strumenti di lavoro.
L'ambiente risulta pieno di fascino e incredibilmente suggestivo grazie anche all'effetto delle dilatazioni spaziali che l'incisore realizzava con grande maestria nelle sue vedute. Il luogo è molto buio ma rischiarato da alcune fonti di luce: la finestra sulla parete di fondo, il lucernario aperto nell'ampio spessore del soffitto voltato, un'apertura a destra fuori del campo visivo che illumina le persone in primo piano e getta un fascio luminoso che colpisce la parete opposta dove è la porta d'ingresso.
Il risultato è un effetto molto simile a quello delle scene nella serie delle Carceri rielaborata da Piranesi proprio nello stesso periodo in cui erano in corso d'opera le tavole dedicate all'emissario e alle Antichità d'Albano.
L'incisione presenta i caratteri stilistici delle opere autografe di Piranesi; un particolare di notevole bellezza è quello che si trova in primo piano sulla destra, dove si vedono due lavoratori intenti a svolgere le loro mansioni con, in primo piano, le pelli di animali rappresentate con sorprendente realismo. Nella corrispondente stampa questa parte sembra disegnata più che incisa dove i massimi punti di luce, dovuti al bianco assoluto della carta, sono paragonabili ai ritocchi di biacca.
Nella zona centrale della matrice, vicino al punto in cui sono rappresentate le pelli di animali, si nota la presenza di una saldatura, effettuata con ottone, per riparare una fessurazione della lastra  creatasi durante la lavorazione del metallo.
Tra gli esemplari consultati nella raccolta Ashby della Biblioteca Apostolica Vaticana è assente la stampa derivante dalla matrice qui analizzata.

Bibliografia

  • Petrucci, 1953, p. 271, n. 494, tav. 9  
  • Focillon, 1967, p. 316, n. 491
  • Wilton-Ely, 1994, p. 679, n. 624
  • Ficacci, 2000, p. 440, n. 544.
  • MISITI, Maria Cristina; SCALONI, Giovanna (ed.), Giambattista Piranesi: sognare il sogno impossibile, Istituto Centrale per la Grafica, Roma, 2022, libro multimedia.  

Condizione giuridica

Condizione giuridica: Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali
Provenienza: Acquisto

Compilazione

Compilatore: Giovanna Grumo
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